Ortofrutta, Apofruit chiude il 2024 con conferimenti +16,5%
Roma, 1 lug. (askanews) – Un valore distribuito ai soci pari a 140 milioni e 837mila euro, in crescita dell’11,5% rispetto all’anno precedente. I conferimenti totali dei soci raggiungono 1.579.000 quintali, segnando un +16,5% rispetto al 2023 e confermando una sostanziale tenuta del valore riconosciuto ai produttori anche a fronte di un incremento produttivo. Il valore complessivo della produzione della cooperativa, in termini di ricavi passa dai 274 milioni di euro del 2023 ai 298 milioni nel 2024. E’ il bilancio 2024 di Apofruit Italia, che segna di fatto una netta ripresa, specialmente sul fronte dei conferimenti dei soci, dopo un 2023 funestato da eventi climatici straordinari.
A tracciarlo è il presidente Mirco Zanotti. A livello di gruppo, considerando anche le società controllate (Canova, Canova Spagna, Canova Francia, Vivi Toscano, Mediterraneo Group e Piraccini Secondo), il valore sale da 351 milioni a 378,5 milioni di euro. Una delle componenti più consistenti del bilancio annuale della cooperativa è data sempre dalla liquidazione invernale, che il direttore generale, Ernesto Fornari, commenta sottolineando: “la liquidazione invernale rappresenta il momento più rilevante per la nostra Op e interessa oltre 898.000 quintali di prodotto conferito, con un controvalore di 73 milioni e 600 mila euro, anch’esso in aumento dell’11,5% rispetto all’anno precedente. Questa liquidazione si distingue quindi per volumi e valori superiori alle attese iniziali, grazie anche alla politica di visione che da tempo si è data la cooperativa”.
Per quanto riguarda il kiwi la campagna si è conclusa a metà giugno, dopo un andamento lungo ma sostanzialmente positivo. A fronte di un’annata produttiva più abbondante anche in altri territori, i risultati economici si confermano solidi. Il kiwi giallo G3 Zespri, con un conferimento complessivo di oltre 173.000 quintali, ha subito una leggera contrazione rispetto ai 187.000 quintali del 2023, dovuta a condizioni climatiche sfavorevoli in primavera. Tuttavia, la qualità è stata elevata, con una percentuale di frutti di prima categoria pari all’84%.
Le liquidazioni ai produttori hanno registrato valori importanti: in Emilia-Romagna 2,27 euro/kg, nell’areale di Latina 2,20, in Veneto 2,25, in Basilicata 2,10 e in Calabria 2,12. Per il biologico, l’areale calabrese è stato liquidato a 2,36 euro/kg, Latina a 2,30 e Scanzano (Basilicata) a 2,28 euro/kg. Il kiwi giallo Soreli, coltivato principalmente in Calabria in regime biologico, è stato liquidato a 1,55 euro/kg.