Saint-Nicolas: il paese è pronto ad accogliere gli emigrati
Marlène Jorrioz, Renzo Testolin e Jean-Pierre Martin Perolino
evento
di Danila Chenal  
il 01/07/2025

Saint-Nicolas: il paese è pronto ad accogliere gli emigrati

In calendario domenica 3 agosto, l'evento riunisce i valdostani del territorio  ai valdostani emigrati come vuole la consolidata tradizione

Saint-Nicolas: il paese è pronto ad accogliere gli emigrati. «La nostra comunità ha messo tutte le sue energie per accogliere la 49° edizione della Rencontre Vladôtaine». Lo ha sottolineato la sindaca di Saint-Nicolas Marlène Domaine durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento in calendario domenica 3 agosto quando i valdostani del territorio  si ritroveranno con i valdostani emigrati come vuole la consolidata tradizione.

La sindaca

«Sarà una Rencotre profondamente legata al territorio e alle nostre radici – ha proseguito la sindaca -. Tutti insieme, Comune, enti e associazioni abbiamo lavorato per la buona riuscita della manifestazione. La specificità linguistica e culturale, le nostre tradizioni nel mondo della canzone e dei giochi popolari sono temi profondamente legati al nostro territorio. In questo ambito, il Centro studi “René Willien”, associazione i cui obiettivi sono la diffusione della conoscenza e la trasmissione del patrimonio linguistico e culturale, svolge un ruolo fondamentale poiché opera a Saint-Nicolas e nell’area franco-provenzale da oltre mezzo secolo e costituisce un punto di riferimento sia a livello regionale che internazionale».

Il presidente Testolin

«La Rencontre rimane un momento di incontro e di memoria –  ha sottolineato il presidente della Giunta Renzo Testolin – ed è anche un ponte tra il nostro passato e il nostro futuro, soprattutto per i giovani di oggi che guardano al futuro e desiderano arricchire il loro percorso umano e professionale all’estero. Credo che, per gli emigrati di ieri come per quelli di oggi, le radici costituiscano legami profondi e siano al tempo stesso fonte di identità, punto di riferimento e forza interiore. Coltivare le proprie radici non è quindi rifiutarsi di “conoscere il mondo”, al contrario, è costruire ponti tra più realtà mantenendo sempre ben presenti la nostra cultura, le nostre lingue, le nostre tradizioni e i nostri valori di popolo e di comunità».

Il presidente degli emigrati Perolino

Il presidente del Co.Fe.S.E.V., Jean-Pierre Martin Perolino, ha aggiunto: «È per noi una grande gioia essere accolti in Valle d’Aosta con tanta attenzione. Ciò che univa i nostri antenati, andati all’estero per provvedere alle loro famiglie, era la fedeltà alla Valle d’Aosta, ed è da questa fedeltà che è nato l’amore che nutriamo per essa e che desideriamo trasmettere ai nostri figli. La Rencontre rappresenta un’occasione per coltivare questo senso di appartenenza, affinché possiamo continuare a sentirci pienamente parte di questa regione e trasmettere ai nostri discendenti l’amore per la nostra terra d’origine, affinché possano sentirsi a casa qui e conservare questo legame invisibile, ma forte, con le loro origini».

Il programma

I partecipanti saranno accolti alle 9.30 nella frazione di La Cure, accolti dai canti del coro Les notes fleuries du Grand-Paradis. Alle 10 il vescovo Lovignana celebrerà una messa animata dal coro parrocchiale e dal coro di Sant’Orso, che canterà la messa “Lo rei de l’univers”, tradotta in pstois da Raymond Vautherin.

Dopo il pranzo conviviale, saranno organizzate visite guidate alla chiesa parrocchiale di Saint-Nicolas e al Museo di Cerlogne, che saranno aperti al pubblico dalla mattina. I partecipanti potranno visitare la mostra dedicata alla vita e alle opere dell’Abbé Jean-Baptiste Cerlogne, nonché la mostra “Un joà de notra tera, lo fiolet”, realizzata in collaborazione con l’Associazione valdostana Fiolet in occasione del centenario del trofeo Bâton d’Or.

Altre due mostre saranno allestite nella sala polivalente del paese: “La memoria dell’emigrazione”, organizzata in collaborazione con la Fondazione Émile Chanoux e con le scuole di Saint-Nicolas, e la mostra dei lavori del 39° Concorso di Cerlogne dal tema ”L’émigration ou à la recherche d’un gagne-pain hors de la commune”, organizzata adl Centre d’Études francoprovençales ”René Willien”.

 

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