Challand-Saint-Victor: La land art omaggia Gino Strada, nuove opere a ChallandArt
L’eco sentiero che dal Lago Villa sale al Col d’Arlaz ospita ora 19 installazioni
Si arricchisce di due nuove installazioni Challandart, l’eco sentiero di land art che dal Lago Villa sale al Col d’Arlaz.
Sono passati nove anni da quando Marco Della Valle ha iniziato a creare strane figure con rami, radici, rocce, corde lungo il sentiero numero 11. Sono nate così Achab, la grande balena di rami intrecciati, Matrix, Flusso…
La land art
Il progetto di Della Valle, guida di rafting ed escursionistica, esperto di land art, la corrente artistica che utilizza il paesaggio naturale trasformandolo per realizzare opere d’arte, con il passare degli anni è cresciuto e si è rinnovato.
19 opere in un percorso adatto a tutti
Nuove opere si sono aggiunte ad arricchire il percorso. Attualmente sono visibili 19 installazioni, «tutte di genere e forma diversi», spiega Della Valle.
«È un percorso adatto a tutti, alla scoperta di un luogo magico attraverso le opere destinate a rendere omaggio a ciò che di più abbiamo bisogno: la natura. Ogni anno il progetto va avanti con la realizzazione di alcune opere nuove e, se necessario, la sostituzione o la manutenzione di quelle che con il tempo vengono avvolte dalla natura stessa».
Due nuovi lavori: Parole al vento e Occhi di bosco
Quest’estate i visitatori potranno andare alla scoperta di due nuovi lavori: Parole al vento, omaggio a Gino Strada, di cui sono riportate le parole “La guerra è uno strumento che non funziona”, e Occhi di bosco, opera diffusa con coppelle in ceramica con vetrofusione, che richiamano le coppelle preistoriche che si possono trovare nella zona del Col d’Arlaz e, in più, raccolgono l’acqua per gli insetti.
«Il progetto, sempre condiviso e sostenuto dall’amministrazione comunale», spiega Della Valle, «sta facendo crescere sempre di più l’interesse verso un turismo dolce e Challand-Saint-Victor si sta organizzando con nuove strutture ricettive per accogliere, alle porte della Val d’Ayas, gli appassionati di natura e ambiente».
(erika david)