Caldo, Bonelli: emergenza è clima e non il riarmo ma Europa smantella green deal
Roma, 3 lug. (askanews) -“In un momento in cui l’emergenza climatica dovrebbe essere la priorità assoluta, vediamo invece leader europei — come la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen — fare marcia indietro sul Green Deal, dando l’impressione di anteporre gli interessi politici e di poltrona a quelli ambientali. È un atteggiamento grave, soprattutto da parte di chi ha lanciato il Green Deal come bandiera iniziale del proprio mandato”. Lo ha dichiarato il leader Avs Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa verde, intervistato da Giovanna Pancheri nella trasmissione Start a Skytg24
“La crisi climatica – ha detto- è sotto gli occhi di tutti, e i numeri parlano chiaro: in Italia, negli ultimi due anni, le società energetiche hanno accumulato 70 miliardi di euro di profitti, mentre le famiglie hanno visto raddoppiare le bollette del gas e dell’elettricità. Questo è inaccettabile: serve un cambiamento profondo e condiviso nelle politiche energetiche ed economiche.”
“In Sicilia – ha sottolineato ancora il leader Avs- assistiamo ormai a una desertificazione che rende il territorio simile a un’area subsahariana: raccolti dimezzati, prezzi agricoli in salita, inflazione che pesa sulla spesa quotidiana delle famiglie. Non è più solo una questione ambientale: è una vera e propria crisi sociale. Per questo serve una transizione ecologica che sia anche sociale. Bisogna rafforzare in Europa il Fondo sociale per il clima: le fasce più deboli della popolazione non devono pagare il prezzo della crisi climatica. La vera sfida oggi non è solo ambientale, è anche di giustizia e di equità.”
“Trovo assurdo – ha concluso – che si stiano programmando 800 miliardi di euro in spese militari, mentre ignoriamo la guerra vera che stiamo combattendo: quella contro il cambiamento climatico, che minaccia le generazioni presenti e future. Quei fondi andrebbero investiti per garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti.Infine, dobbiamo avere il coraggio di costruire città più resilienti, moderne, e sostenibili. L’Europa deve giocare un ruolo forte e innovatore nello scenario globale, come sta facendo la Cina sul fronte delle tecnologie green. Modernizzare non significa tornare al passato, come vorrebbe qualcuno — penso al vicepremier Salvini — ma andare avanti con responsabilità e visione sociale”.