R. Piemonte punta a inserire ortofrutta bio in mense e ospedali
Roma, 3 lug. (askanews) – La Regione Piemonte punta a inserire i prodotti dell’ortofrutta piemontese bio nei capitolati delle mense scolastiche e ospedaliere, “con un doppio beneficio per i nostri produttori e per gli aspetti nutrizionali e qualitativi che possono incidere sulle abitudini alimentari di tutti”. Lo ha annunciato l’assessore all’Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi, Peste Suina della Regione Piemonte Paolo Bongioanni intervenendo ieri al seminario “L’ortofrutticoltura biologica: l’innovazione e la sfida della produttività, il mercato e la competitività”, organizzato al Centro Sperimentale per la Frutticoltura di Manta (Cn) da Fondazione Agrion, FederBio, FederBio Servizi, Sportello Mense Bio e Terramica.
Bongioanni ha spiegato che la svolta “potrà venire dal rinnovo dei capitolati della ristorazione collettiva e ospedaliera in scadenza nel 2026”. La Regione, ha anticipato, ha allo studio le modalità per poter inserire l’ortofrutta piemontese bio nei capitolati delle mense scolastiche e ospedaliere.
Il presidente di Fondazione Agrion, Giacomo Ballari, ha ricordato che “l’agricoltura biologica in Piemonte è un settore che può diventare realmente strategico. Era però necessario fare un punto della situazione e capire le strategie da introdurre al fine di dare continuità, creare maggiore competitività e affrontare le sue principali criticità. Rispetto a circa 7 anni fa la media produttiva di un’azienda bio piemontese è scesa del 40% e attualmente la situazione è altalenante”.
Due le carenze più importanti: “la mancanza di strumenti per affrontare la situazione e un’evidente insufficienza di ricerca dedicata al settore biologico”, specie a fronte di parassiti alieni e nuove fitopatologie come la ticchiolatura, la Popillia japonica, il Colpo di fuoco batterico, l’Afide lanigero, la Glomerella leaf spot.