Ferrovia: alla riapertura della linea, nel 2026, 14 treni in servizio, non si esclude l’arrivo dell’alta velocità
Questa mattina l'incontro di aggiornamento sul servizio di trasporto sostitutivo delle ferrovia, utilizzato in media da quasi 60 mila utenti mensili; presentato il contratto di servizio 2025-2030 con Trenitalia recentemente rinnovato
Quali treni circoleranno sulla nuova ferrovia della Valle d’Aosta? «Non si esclude nulla, anche quello che prima non si poteva fare, ora si può».
Maria Annunziata Giaconia, direttrice Business regionale e Sviluppo intermodale di Trenitalia, lascia aperta la porta dell’alta velocità per la tratta Aosta-Torino che, al completamento dei lavori di elettrificazione della linea, potrebbe accogliere anche i famosi Frecciarossa o Italo.
L’elettrificazione della linea porta un sistema di servizi integrati con le altre regioni che consentiranno alla Valle d’Aosta di promuovere il treno come mezzo per scoprire il territorio.
È proprio questo uno degli obiettivi del progetto di rinnovamento, osserva l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Bertschy, nell’incontro di aggiornamento sul servizio di trasporto sostitutivo e la presentazione del contratto di servizio 2025-2030 con Trenitalia, recentemente rinnovato.
«Tutti i treni che vanno su linea elettrificata potranno arrivare in Valle D’Aosta» dice Bertschy.
«Visto l’interesse turistico ci sono buone possibilità già a partire dall’apertura della linea».
«Negli investimenti futuri ci sarà il raddoppio della linea per una maggiore capacità di passaggio di treni – aggiunge l’assessore – sarà la sfida del futuro risolvere i nodi di Chivasso per Torino e Milano che restano problematici».
La dirigente Laura Obert, l’assessore Luigi Bertschy, la direttrice business di Trenitalia Maria Annunziata Giaconia e il direttore regionale Trenitalia Luca Zuccalà
Il servizio sostitutivo
L’incontro di questa mattina è stata l’occasione per fare il punto sul servizio di autobus sostitutivi, «un servizio preso ad esempio in Italia» precisa l’assessore.
Obiettivo del servizio, che ha già visto dodici stesure diverse per andare incontro alle esigenze degli utenti, era rendere il passaggio dal treno all’autobus meno indolore possibile, come spiega la dirigente della struttura regionale Trasporto pubblico, Laura Obert.
«Lavoro non facile, soprattutto per quanto riguarda la capienza e il traffico – dice Obert -. È stato fatto un lavoro chirurgico per contare le persone che utilizzavano il treno a ogni fascia oraria. Mossa vincente è stata aprire una pagina su portale regionale a disposizione dei cittadini per segnalazioni. Sono arrivati perlopiù commenti costruttivi, per questo siamo alla dodicesima versione del servizio affinando gli orari».
Dagli 84 autobus per 67 corse giornaliere si è passati al centinaio di mezzi impiegati per 85 corse al giorno.
«Abbiamo aumentato il numero degli autobus autostradali per una maggiore sicurezza, guadagnando sui tempi di percorrenza e decongestionando la Statale» spiega la dirigente.
Sono circa 60 mila i passeggeri medi mensili, un milione dall’attivazione del servizio, 27 passeggeri in media per ogni mezzo con un coefficiente di riempimento di ogni singola corsa del 40%.
«I punti di forza sono la collaborazione e l’elasticità, l’idea vincente è stata coinvolgere la popolazione che esprime un livello di soddisfazione abbastanza alto».
356 le pratiche per persone con disabilità sulla tratta Aosta-Ivrea, che arriva a oltre un migliaio sul percorso Aosta-Torino.
In una regione così piccola si può curare anche il dettaglio, lo devi volere, e questa regione lo ha voluto» dice la direttrice Maria Annunziata Giaconia illustrando il contratto di esercizio 2020-2030, rinnovato nei giorni scorsi dopo i primi 5 anni.
Un contratto da 153 milioni per 127 chilometri di linea: 66km chiusi per i lavori di elettrificazione e 61 da Ivrea a Torino.
Gli investimenti previsti ammontano a 30 milioni di euro, 26,5 milioni dei quali per l’acquisto di nuovi treni, il resto per le innovazioni tecnologiche.
Adesso la Regione possiede 5 treni bimodali a gasolio che continueranno a essere utilizzati, dal 2026 arriveranno tre treni nuovi acquistati da Trenitalia e altri sei dalla Regione.
Entro il 2027 la flotta sarà interamente rinnovata con treni costruiti con materiale interamente riutilizzabile al termine della vita tecnica, stimata in 25 anni.
Tra le innovazioni tecnologiche sono previsti monitor di bordo, wi-fi, accesso internet al portale di bordo, conta passeggeri, videosorveglianza e validatrici a bordo.
Sarà introdotto il biglietto digitale accanto a quello tradizionale.
I treni, con sedili in ecopelle, ingressi a rase terra, toilette, prese Usb e postazioni per le bici elettriche, avranno 236 posti a sedere per una capienza totale di 450 posti.
I primi treni saranno disponibili tra maggio e giugno 2026.
(erika david)