Impugnata la legge da 8 milioni per i comuni alluvionati ad aprile
Un intervento sul territorio di Fontainemore
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 23/07/2025

Impugnata la legge da 8 milioni per i comuni alluvionati ad aprile

Il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare la legge regionale della Valle d'Aosta numero 12 del 26 maggio scorso sui 'Trasferimenti straordinari e urgenti a sostegno dei Comuni'; Pas denuncia l'attacco all'autonomia; «si tratta di una logica centralista e burocratica» denuncia RV

Impugnata la legge da 8 milioni per i comuni alluvionati ad aprile. Pas va all’attacco: «i valdostani devono dare un segnale chiaro che rivendichi il diritto costituzionale alla nostra Autonomia».

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di impugnare la legge regionale della Valle d’Aosta numero 12 del 26 maggio scorso sui ‘Trasferimenti straordinari e urgenti a sostegno dei Comuni colpiti dall’alluvione e dagli eventi valanghivi del 16 e 17 aprile 2025’ poiché in contrasto con la normativa statale.

La legge

Il testo si compone di tre articoli e prevede uno stanziamento di 8 milioni di euro, di cui 3,3 milioni destinati ai comuni di Fontainemore, Montjovet, Quart, Doues, e 4,7 milioni per finanziare interventi nei restanti comuni della regione colpiti dall’alluvione.

La contestazione

Secondo il Consiglio dei ministri – si legge nella nota di Palazzo Chigi – «talune disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di sistema contabile dello Stato, coordinamento della finanza pubblica e protezione civile, violano l’articolo 117 (che disciplina la potestà legislativa dello Stato e delle Regioni, ndr), secondo comma, lettera e), e terzo comma della Costituzione».

Pas, attacco all’autonomia

«Pays d’Aoste Souverain rileva l’ ennesimo attacco all’autonomia valdostana da parte del Governo centrale – denuncia il referente politico Christian Sarteur -. Il Consiglio dei ministri, con il placet del ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, ha deciso che la legge regionale 12/2025, pensata per aiutare i Comuni colpiti da un evento devastante (l’alluvione e le valanghe del 16 e 17 aprile 2025, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale), «eccede le competenze statutarie e viola il coordinamento della finanza pubblica».                                                                                                                    «Quest’arroganza statale evidenza che i partiti italiani sono sostanzialmente contrari all’Autonomia e alla realtà valdostana. A questo punto i movimenti politici autonomisti e dunque i valdostani devono dare un segnale chiaro che rivendichi il diritto costituzionale alla nostra Autonomia» affonda Sarteur.

RV, logica centralista

«Si tratta di un atto grave, le cui motivazioni restano da capire, ma che incide direttamente su uno dei fondamenti dell’ordinamento repubblicano: il sistema delle autonomie regionali sancito dall’articolo 117 della Costituzione – commentano i consiglieri di RV -. Scelte di questo tipo rischiano di compromettere ulteriormente l’equilibrio tra Stato e Regioni, alimentando sfiducia istituzionale e incertezza operativa a scapito delle amministrazioni locali e delle comunità colpite».

«Ancora una volta – aggiungono – si afferma una logica centralistica e burocratica, dimenticando che l’unità della Repubblica si regge sul riconoscimento e sul rispetto delle autonomie territoriali, essenziali per garantire coesione e solidarietà. L’impugnativa di una norma nata per dare risposte rapide e concrete ai territori impone una seria riflessione sul futuro dei rapporti tra lo Stato e le Regioni, in particolare quelle a Statuto speciale come la Valle d’Aosta».

(re.aostanews.it)

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