Vigili del fuoco e Forestali non ci stanno e minacciano lo sciopero
I sindacati chiedono un Consiglio straordinario. Incontro con il Governo il 31 luglio; intanto dichiarato lo stato di agitazione
Vigili del fuoco e Forestali sul piede di guerra: i sindacati dichiarano lo stato di agitazione e minacciano lo sciopero.
Non è andata proprio giù la decisione del consiglio regionale di rinviare alla nuova legislatura l’approvazione della legge sul comparto.
Vigili del fuoco e Forestali sul piede di guerra
Per questo, dopo aver proclamato venerdì 25 lo stato di agitazione, i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Savt Fp e Conapo ci vanno giù duro.
«La Legge Regionale 3/2024 di istituzione del Comparto Soccorso e sicurezza è rimasta priva di contenuti, visto che i disegni di legge per l’ordinamento e la disciplina dei due Corpi sono stati esclusi dalla discussione in Consiglio – esclamano le sigle sindacali -. Per l’ennesima volta non sono state date risposte concrete ai lavoratori del settore, che aspettano da anni l’equiparazione delle loro condizioni a quelle dei colleghi nazionali».
Parlando «contenitore vuoto», nonostante «un impegno formale da parte dell’amministrazione di portare a termine, entro la fine dell’attuale legislatura, l’iter legislativo dal quale partire per la riorganizzazione», i sindacati attaccano ancora.
«Portare a termine l’iter legislativo avrebbe potuto aggiungere un secondo tassello determinante per dare la giusta risposta a chi ogni giorno, con abnegazione e impegno, garantisce la sicurezza della nostra comunità e dell’ambiente».
Forza Italia: «grave comportamento della maggioranza»
Sulla questione interviene anche Forza Italia Valle d’Aosta, che denuncia il «grave e reiterato comportamento della maggioranza regionale nei confronti dei Vigili del Fuoco e dei Forestali”.
«Da anni – si legge nella nota – la Giunta regionale promette a queste categorie professionali l’approvazione di modifiche normative attese da tempo. Eppure, nonostante i disegni di legge siano pronti, vengono sistematicamente ignorati e lasciati chiusi nei cassetti del potere, senza alcuna volontà reale di discuterli e approvarli».
Question time all’ultimo consiglio
Forza Italia, da tempo, sollecita questa situazione, in tutte le sedi e con ogni strumento a disposizione.
«Anche nell’ultima seduta del Consiglio regionale avevamo presentato un question time per conoscere le ragioni per cui questi disegni di legge non fossero stati iscritti all’ordine del giorno – continua la nota -, ma ci è stato incredibilmente impedito di discuterlo».
Mancanza dei tempi tecnici
La richiesta è stata analizzata durante la sospensione dei lavori dalla Conferenza dei capigruppo, come riferito in aula dal presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin, che però ha dovuto prendere atto della mancanza dei tempi tecnici per dar corso alla richiesta.
A fronte di ciò, pur riconoscendo l’importanza dei due provvedimenti, la Conferenza ha considerato che non si tratta solo di trovare una data utile per riunire il Consiglio, ma di accompagnare con attenzione in Commissione consiliare l’esame di due testi corposi, articolati, altamente tecnici e che richiedono tempi adeguati di approfondimento.
Un Consiglio regionale straordinario
Di fronte a questa mancanza di rispetto verso i lavoratori e verso le istituzioni stesse, Forza Italia chiede con forza la «convocazione immediata di un Consiglio regionale straordinario per l’approvazione di due leggi che non possono più attendere – conclude il movimento -. È tempo che la politica mantenga le promesse e dimostri con i fatti il proprio rispetto per chi ogni giorno si mette al servizio della comunità».
(re.aostanews.it)