Vino, Canella: un onore l’inserimento tra “Future 40” di Wine Enthusiast
Milano, 20 ago. (askanews) – “Per me è un grande onore essere inserito in questa lista. Credo che questo riconoscimento nasca da relazioni, idee condivise e una visione collettiva. Un marchio smette di essere solo un’etichetta quando comincia a riflettere le persone che ci stanno dietro e le storie che portano con sé. È solo presentandosi ogni giorno in modo autentico, e costruendo significato umano attorno al nostro lavoro, che si crea una vera connessione. Dedico questo traguardo alla mia famiglia, che con pazienza supporta anche le idee più folli, caotiche a volte, ma sempre mosse da buona intenzione. C’è sempre una direzione dentro il caos, e loro l’hanno sempre saputa vedere”. Così Tommaso Canella, managing director di Casa Vinicola Canella, commenta il suo inserimento nella lista dei “Future 40” del 2025 di Wine Enthusiast.
Questo riconoscimento annuale celebra professionisti visionari che stanno ridefinendo il mondo del vino, del beverage e dell’ospitalità attraverso innovazione, connessione e inclusività. Precedentemente noto come “40 Under 40”, il premio oggi guarda oltre l’età anagrafica e premia figure attive nei campi della produzione, dell’educazione, della sostenibilità e del design. Secondo il mensile specializzato Usa, Canella, rappresentante della terza generazione alla guida dell’azienda fondata nel 1947 a San Donà di Piave (Venezia), ha saputo unire spirito imprenditoriale e sensibilità culturale nel riposizionare il “Bellini” verso una nuova era. Tra i progetti più recenti ci sono il rebranding del prodotto, la partnership con Ethica Wines per l’espansione internazionale e il lancio della linea di cocktail pronti da bere “Granriviera”, realizzata con ingredienti italiani di alta qualità come l’arancia di Ribera Dop e il bergamotto calabrese.
Trent’anni, originario di San Donà di Piave, Canella ha contribuito a traghettare l’azienda di famiglia, riconosciuta Marchio storico di interesse nazionale, dalla produzione di Prosecco Doc e Docg al segmento premium dei ready to drink, categoria che oggi rappresenta il 75% del fatturato complessivo di circa 25 milioni di euro. Il boom negli Stati Uniti ha permesso all’azienda di raddoppiare il giro d’affari nell’ultimo anno, con una quota pari al 40% del fatturato totale e previsioni di crescita a doppia cifra nel 2025 nonostante il rischio di dazi.
Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio Uiv su base Iwsr, i “ready to drink” sono negli Stati Uniti la quinta bevanda per quota di consumatori di alcolici, con una penetrazione del 38%, oltre il doppio rispetto all’Italia. La domanda è trainata dai millennials (49%) e dalla Gen Z (40%), con una prevalenza femminile (42% contro il 33% dei maschi), a conferma dell’attrattiva dei prodotti a bassa o media gradazione alcolica.
Fondata nel 1947 e ancora oggi a conduzione familiare, Casa Vinicola Canella ha imbottigliato nel 1988 il primo “Bellini”, divenuto icona internazionale e pioniere globale nella categoria “ready to drink”. Oggi la Cantina mantiene un forte legame con la produzione storica di Prosecco Doc e Docg, affiancata dalla nuova visione portata dai membri della terza generazione, Tommaso e Alvise Canella.