Regionali, Union Valdôtaine: «siamo tradizioni e radici ma anche apertura e confronto»
Per il presidente Joël Farcoz «è tempo di scegliere se essere guidati da partiti eterodiretti da Roma oppure dare fiducia a persone serie, capaci e coese»
Regionali, Union Valdôtaine: «siamo tradizioni e radici ma anche apertura e confronto».
«L’Union Valdôtaine guarda alla tradizione e alle radici ma è anche pronta all’apertura e al confronto per costruire la Valle d’Aosta del futuro». Lo ha sottolineato la vicepresidente dell’UV Patrizia Morelli, esordendo nella conferenza stampa di presentazione dei 35 candidati unionisti nel pomeriggio di oggi mercoledì 27 agosto.
La squadra
Oltre ai dieci consigliere regionali uscenti scendono in campo 12 amministratori comunali e 13 persone imprestate alla politica di diversa formazione culturale e professionale.
«Una lista plurale e rappresentativa nella quale ciascuno porta esperienze, competenze ed energie da mettere al servizio di tutta la Valle d’Aosta. Queste belle candidature riflettono l’identità e lo spirito di un Mouvement che è coeso e organizzato, oltre che radicato sul territorio senza contare il programma serio e completo che dà risposte immediate ai cittadini» ha detto il presidente unionista Joël Farcoz.
Ha, poi, aggiunto con tono grave: «Viviamo un momento epocale: è tempo di scegliere se essere guidati da partiti eterodiretti da Roma oppure dare fiducia alla squadra unionista composta da persone, tutte valide e meritevoli, che vivono, conoscono e con buona volontà si mettono al servizio della Valle d’Aosta e dei valdostani».
Il programma
Ad illustrare il programma Frédéric Piccoli che insieme a Joël Farcoz e Dino Viérin ha fatto parte della Commissione per la stesura dei punti programmatici. «È futto della sinergia tra la Commissione – ha sottolineato Piccoli – , gli eletti e i rappresentanti del territorio. È un programma concreto che parte dal lavoro degli ultimi 5 anni ma che traguarda il 2030 e si basa su 7 pilastri».
I 7 pilastri
Il primo pilastro si ispira all’identità, alla riforma delle autonomie e alla riforma elettorale.
Il secondo ruota attorno alle dinamiche economiche.
Il terzo è dedicato agli investimenti nelle infrastrutture strategiche e alla connessione digitale.
Il quarto guarda alla sicurezza del fragile territorio di montagna.
Il quinto ruota attorno al benessere, alla salute e alla coesione sociale attraverso la riforma del welfare, il sostegno alle famiglie e all’invecchiamento attivo.
Il sesto è dedicato al sistema educativo, inclusivo e il sostegno alla musica, al teatro, al cinema e ai grandi eventi.
Il settimo prende in considerazione la modernizzazione della pubblica amministrazione e società partecipate.
Ecco la squadra dell’Union Valdôtaine
- Roberto Barmasse
- Luigi Bertschy
- Deborah Bionaz
- Josette Borre
- Bruno Brunod
- Luciano Caveri
- Nathalie Clos
- Paolo Contoz
- Jean Louis Crestani
- Joël Désayeux
- Amedeo Follioley
- Speranza Girod
- Giulio Grosjacques
- Corrado Jordan
- Marlène Jorrioz
- Erik Lavevaz
- Cristina Machet
- Ines Mancuso
- Antonella Marcoz
- Aurelio Marguerettaz
- Michel Martinet
- Francesca Merlet
- Denise Noussan
- Davide Perrin
- Loredana Petey
- Roberto Rosaire
- Raffaella Roveyaz
- Loris Salice
- Davide Sapinet
- Christian Sarteur
- Renzo Testolin
- Cristian Trèves
- Susy Vallin0
- Laurent Viérin
- Valentina Vinciguerra