Schlein accelera: “Siamo uniti”. Ma Decaro rilancia e sfida Avs
Roma, 2 set. (askanews) – Elly Schlein accelera, la segretaria Pd ha deciso che è il momento di lanciare la sfida alla destra e sceglie di forzare le resistenze di Antonio Decaro, l’ultimo nome ancora in forse per la ‘campagna d’autunno’ delle prossime regionali. La segretaria Pd entra in campo con decisione, raccoglie la disponibilità di Michele Emiliano a farsi da parte, rimuovendo così una delle condizioni ostative poste da Decaro (l’altra è il ritiro della candidatura di Nichi Vendola nelle liste di Avs), e ‘incorona’ l’ex sindaco di Bari, avvertendo Giorgia Meloni: “Comincia ad abituarti, la coalizione progressista è unita”.
Una mossa preparata da giorni, con contatti continui sia con Decaro che con Emiliano e pensata per sbloccare uno stallo che si protraeva da troppe settimane. Il passo di lato di Emiliano, spiega un parlamentare Pd, è il modo per lanciare ufficialmente Decaro, che a questo punto dovrà decidere se ‘accontentarsi’ della rinuncia del presidente uscente o se insistere.
Ma all’accelerazione della Schlein Decaro risponde con una nota che ha sorpreso molti: “Mi auguro che lo stesso gesto di generosità possa arrivare anche da Nichi Vendola e da Avs”. Un rilancio che ha irritato più di un parlamentare Pd: “Ma come – è il commento – noi otteniamo il ritiro della candidatura di Emiliano e lui ricomincia subito con Vendola? A questo punto viene da chiedersi che intenzioni abbia davvero…”.
Avs fin dall’inizio ha spiegato a tutti che non accetta intromissioni nelle sue liste e anche stasera la replica è stata netta: “Non c’entra niente la generosità – ribatte Vendola – io sono il presidente di Sinistra italiana, che è un altro partito, e rispondo alla mia comunità politica. Se mi ha chiesto di impegnarmi nelle forme in cui me lo ha chiesto io sono a disposizione”. Più drastico Angelo Bonelli: “Le liste di Avs le fa Avs”.
Un dirigente Pd minimizza, la candidatura di Decaro è ormai in campo – assicura – e tutto si aggiusterà strada facendo. Anche perché, è il ragionamento, le liste si faranno solo a ottobre mentre il candidato presidente si sceglie ora, e già venerdì Schlein e Decaro saranno sullo stesso palco alla festa dell’Unità di Bisceglie. Insomma, l’ex sindaco di Bari si trova davanti a un bivio, difficile continuare a tenere in sospeso la sua candidatura e – salvo colpi di scena – impensabile che Avs possa decidere di accettare il veto su Vendola. Per il Pd la campagna elettorale è iniziata e lui è il candidato presidente.