Regionali, Autonomisti di centro: «Un impegno all’altezza della nostra terra»
Autonomisti di centro, i candidati alle Regionali
Politica
di Danila Chenal  
il 03/09/2025

Regionali, Autonomisti di centro: «Un impegno all’altezza della nostra terra»

Tra i tanti temi trattati famiglia e imprese da sostenere, sgravi per l'energia elettrica, il rinnovo delle concessioni idroelettriche, la defiscalizzazione  e la gestione sostenibile del territorio

Regionali, Autonomisti di centro: «Un impegno all’altezza della nostra terra». È questo lo slogan scelto per la campagna elettorale, aperta ufficialmente martedì 2 settembre sera ad Arvier, da «un’alleanza solida tra tre movimenti dalle radici profonde: Rassemblement Valdôtain, Stella Alpina e Pour l’Autonomie» hanno ricordato i 3 movimenti protagonisti davanti a una platea di oltre 200 persone.

Hanno precisato: «Tre percorsi distinti, appartenenti all’area autonomista e popolare, che hanno scelto di unire le forze per restituire credibilità e concretezza all’autonomismo valdostano. Perché essere autonomisti non può e non deve essere il monopolio ideologico di qualcuno, né una semplice etichetta da indossare in campagna elettorale per mascherare legami con salotti e palazzi lontani dalla nostra Valle».

Tra i tanti temi trattati famiglia e imprese da sostenere, sgravi per l’energia elettrica, il rinnovo delle concessioni idroelettriche, la defiscalizzazione  e la gestione sostenibile del territorio.

Il liberismo di RV

«Siamo entrati in questa coalizione con un intento chiaro – ha detto il presidente di RV Davide Bionaz -: difendere la libertà di impresa, sostenere politiche di sviluppo economico fondate sulla defiscalizzazione e combattere la burocrazia che soffoca cittadini e aziende. Per noi un’Autonomia utile significa anche regionalizzare l’IMU, riportando la leva fiscale più importante nelle mani dei valdostani e ridando voce ai nostri Comuni, con servizi più vicini alle persone e minori costi per la collettività».

RV punta a un “bonus energia valdostano”, un contributo annuale sotto forma di voucher per compensare i maggiori costi di elettricità e riscaldamento.Sul piano economico guarda alla libera impresa, meno burocrazia, più competitività. Per questo proponiamo la riforma dello Sportello Unico degli Enti locali.

Non lascia indietro la cultua che «deve tornare a essere leva di sviluppo». Guarda alla mobilità proponendo «la tangenziale di Aosta in modalità “flusso libero”, un nuovo ponte sulla Dora, l’uscita di Morgex dedicata a Courmayeur e un piano serio di gestione del traffico transfrontaliero».

Pla, per e non contro

«La nostra è la strada del per e non del contro, un concetto questo che abbiamo fortemente voluto esprimere già nel nostro nome – ha sottolineato con forza Morena Comoli, membro del direttivo di Pla -, perché è parte integrante della nostra identità a cui abbiamo aggiunto la parola chiave autonomia, per evidenziare l’importanza cruciale che riveste per la nostra Regione. Puntualmente, ad ogni campagna elettorale, tale termine viene abusato. Anche in questo siamo diversi. Non entriamo nelle diatribe tra chi pensa di essere un’autonomista “puro e duro” accusando altri di avere rapporti con Roma, e chi invece sostiene che l’autonomia possa esistere solamente grazie a Roma bensì dimostriamo e dimostreremo di essere autenticamente autonomisti concentrandoci sui grandi temi dell’autonomia».

Comoli cita il rinnovo delle concessioni idroelettriche ma anche la zona franca, la gestione del territorio nonché del riparto fiscale, puntualizzando: «consapevoli che sia necessario interfacciarsi con i poteri dello Stato per lavorare e difendere ciò che i nostri padri e nonni hanno conquistato e ciò che storicamente appartiene al nostro popolo, riuscendo però a renderlo attuale in un contesto in continua evoluzione».

Sa, famiglia e scuola

«Noi non abbiamo modelli nazionali da copiare, abbiamo semmai esperienze nazionali con cui collaborare e che completano il nostro progetto – ha chiarito il segretario di Stella alpina Ronny Borbey -. L’intesa con Azione che è presente nella nostra lista va in questa direzione. Non replichiamo schemi precostituiti e modelli già in vigore altrove perché ai modelli preferiamo le persone; non ci piace replicare tout-court, sulla scorta del sentiment politico del momento, ciò che è sulla cresta dell’onda; siamo invece convinti che ogni realtà abbia la sua specificità e siano le persone che la vivono e la conoscono a doversi mettere insieme per costruire certamente un modello ma ragionato, pensato per il nostro territorio e non semplicemente copiato».

Borbey ha, poi, snocciolato i temi cari a Sa: la famiglia per la quale è necessaria «una politica familiare strutturale, non bonus episodici: istruzione gratuita 0-18, voucher di conciliazione, detrazioni fiscali stabili, servizi di prossimità e sostegni all’abitare; la scuola non solo come luogo di insegnamento ma anche di identità, confronto, di crescita collettiva, di trasmissione del legame con il territorio; portare a casa la norma di attuazione che assegna alla Regione la piena competenza sulle concessioni idroelettriche.

Adc, debutto di campagna elettorale

(da.ch.)

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