18 quintali di frutta e verdura distribuiti alle famiglie più fragili
La produzione orticola e frutticola arriva dai Centri agricoli dimostrativi di Châtillon e Saint-Marcel e viene redistribuita grazie al progetto con la Caritas diocesana
18 quintali di frutta e verdura distribuiti alle famiglie più fragili.
Oltre 18 quintali di ortaggi e frutta distribuiti alle famiglie fragili.
È l’ottimo risultato della produzione orticola e frutticola dei Centri agricoli dimostrativi di Châtillon e Saint-Marcel che hanno redistribuito quanto coltivato grazie al progetto solidale di distribuzione dei prodotti agricoli ai più bisognosi.
322 kg di zucchine, 682 tra pomodori, cavolfiori e cavoli
Dall’inizio dell’anno a oggi sono stati distirbuiti 1809 chilogrammi di ortaggi tra cui 322 kg di zucchine, 682 di pomodori, cavolfiori e cavoli, 25 kg di cipolle, 65 kg di insalata, 123 di fagiolini, 145 di meloni e 25 di piccoli frutti.
Valorizzare eticamente e socialmente la produzione orticola e frutticola
«L’iniziativa permette di valorizzare eticamente e socialmente la produzione orticola e frutticola dei due Centri – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Marco Carrel -.
L’accordo prevede cche tutta la frutta e gli ortaggi coltivati vengano consegnati gratuitamente alla Caritas diocesana che la distribuisce sotto forma di pacchi solidali o piatti cucinati, a persone in situazione di gravi difficoltà e questo rappresenta un vero sistema virtuoso.
Oggi, l’assessore Carrel ha incontrato il direttore della Caritas Diocesana Andrea Gatto, gli operai dei Centri agricoli dimostrativi e i tecnici dell’assessorato.
«Gli orti dell’assessorato rappresentano una ricchezza non solo dal punto di vista della produzione e del raccolto, ma anche dal punto di vista formativo poiché si è scelto di renderli un luogo a vocazione sempre più divulgativa e didattica – precisa l’assessore Carrel -.
Negli ultimi due anni si è lavorato molto per incentivare e perfezionare, anche attraverso la realizzazione di nuovi libricini e progetti didattici, l’avvicinamento dei giovani, e in particolare delle scolaresche, al mondo dell’agricoltura, sensibilizzandoli inoltre ad un approccio più consapevole al consumo dei prodotti del territorio».
(re.aostanews.it)