San Grato: tante persone alla processione in onore del Patrono di Aosta
Nel pomeriggio di domenica 7 settembre, dopo la celebrazione della messa in Cattedrale da parte del Vescovo Franco Lovignana, tanti fedeli hanno preso parte alla processione per le vie del centro
Tantissimi fedeli si sono riversati per le strade del centro oggi, domenica 7 settembre, per le celebrazioni di San Grato, Patrono di Aosta.
L’immancabile messa in Cattedrale è stata celebrata alle 15 dal Vescovo Franco Lovignana, per poi lasciare spazio alla consueta processione per le vie centrali, aperta dalla Banda municipale di Aosta, con le reliquie del Santo.
A portarle, come sempre, alcuni rappresentanti della comunità di Fontainemore.
L’ostensione delle reliquie di San Grato
Fontainemore e San Grato
Ma cosa centra San Grato con Fontainemore?
Il paese della Valle del Lys, nel tempo, ha vissuto un’incessante emigrazione verso tutta Europa.
Gli spostamenti dei muratori, in particolare, avevano luogo dalla primavera all’autunno avanzato, con mete principali Francia e Svizzera.
E proprio alcuni muratori che lavoravano in Savoia riuscirono a intercettare le reliquie di San Grato, che nel 1380 erano state rubate dalla Cattedrale di Aosta.
Le riportarono così in Valle, passando attraverso la Valgrisenche, accanto al lago detto di San Grato.
In ricordo di questo avvenimento, ancora oggi, viene riservato ai muratori di Fontainemore l’onore di portare le reliquie di San Grato durante la processione ad Aosta, vestiti con il costume tradizionale.
Il discorso del Vescovo Franco Lovignana
La Pastorale del Vescovo
Come al solito, l’avvicinamento verso San Grato era stato scandito, oltre che dalla Route per giovani, con “spedizione” verso l’eremo di San Grato, anche dall’immancabile Pastorale del Vescovo Franco Lovignana.
Monsignor Lovignana, in particolare, ha esortato «tutte le comunità che compongono la nostra Diocesi a dedicare del tempo a prendersi cura della vita ordinaria della comunità, a partire dalla relazione di fede».
Poi, un pensiero rivolto alla politica, in vista della prossima tornata elettorale del 28 settembre.
«La speranza è che chi si è candidato abbia a cuore il futuro di chi abita il nostro territorio, soprattutto i giovani e i più fragili» ha aggiunto il Vescovo.
(alessandro bianchet)