Aosta: al quartiere Cogne si è inaugurato ufficialmente l’anno scolastico
Tra emozioni, note musicali e discorsi, sono iniziate per 16 mila studenti le lezioni, con tutti gli insegnanti in cattedra
Dopo la fatidica campanella, suonata oggi per circa 16 mila studenti valdostani tra emozioni di alunni e genitori, l’anno scolastico 2025/2026 è stato ufficialmente inaugurato all’istituzione scolastica Emile Lexert al quartiere Cogne di Aosta, alla presenza delle autorità.
Inaugurazione in musica
L’inaugurazione è stata allietata dalle note di un concerto dei ragazzi della scuola media a indirizzo musicale e della quinta elementare.
Il quartiere Cogne
“Questa scuola consente di vivere nella vita reale. Gli studenti della Lexert hanno la fortuna di avere il mondo in classe, in un quartiere ricco di umanità”, ha dichiarato il presidente della Regione Renzo Testolin.
“Prendetevi cura di questo quartiere”, ha aggiunto il sindaco di Aosta Gianni Nuti. “È stato rigenerato. Fate in modo che sia la stanza più bella della casa. L’unico modo per amare cose, persone, paesaggi è conoscerli. E la scuola offre questa opportunità”.
La nuova dirigente
La più emozionata, dopo alunni e famiglie, era la nuova preside Annuska Como, che ha detto: “Dopo 26 anni di insegnamento mi trovo a dirigere questa scuola. I nuovi inizi portano emozioni e riempiono di curiosità e di entusiasmo. Il nuovo anno scolastico è un percorso fatto di scoperte, non solo di voti e verifiche. Si impara la bellezza dell’errore, perché solo sull’errore si incardina il miglioramento. Si impara a stare con gli altri”.
La dirigente ha chiesto agli insegnanti di “crescere persone prima di studenti” e alle autorità di “porre al centro delle politiche la scuola e di credere nei più giovani, che sono i futuri cittadini”.
Scuola: il luogo dell’uguaglianza
“La scuola è grande come il mondo”. E’ partita da una frase di Gianni Rodari la riflessione di Jean-Pierre Guichardaz, assessore regionale ai Beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali, che ha aggiunto: “La scuola ci rende liberi di pensare. Annulla le differenze. È il luogo più democratico che esista. Il luogo dove si sperimenta l’uguaglianza e dove tutti devono essere riconosciuti e valorizzati”.
Marina Fey, sovraintendente agli studi, ha ricordato che quest’anno la scuola riparte con tutti gli insegnanti in cattedra.“Nonostante le difficoltà che si dovranno superare, senza scuola ci si sentirebbe soli. La scuola deve promuovere i principi di convivenza civile, dev’essere inclusiva. La scuola può molto, ma non può tutto. Occorre anche che le famiglie credano nel patto educativo di corresponsabilità”.
(elena rembado)