Aosta: una targa su Palazzo Ollietti nell’ottantesimo dell’Union Valdôtaine
La cerimonia si è svolta nel pomeriggio di sabato 13 settembre
Sono trascorsi oramai 80 anni da quel lontano 13 settembre del 1945, quando la promulgazione dei Decreti del luogotenente del Regno ha posto per prima le basi dell’autonomia politica della quale ora gode la Valle d’Aosta. E dopo 80 anni l’Union Valdôtaine, il primo e più antico movimento autonomista regionale, ha voluto rammentare la ricorrenza con una cerimonia dedicata svoltasi nel pomeriggio di sabato 13 settembre.
La storia
«Questa importante ricorrenza ha in realtà radici ideologiche, culturali e politiche più profonde, che risalgono alla lotta contro Conti e Duchi di Savoia per mantenere i nostri privilegi e sfociano nella creazione del Conseil des Commis come organo di autogoverno – ha ricostruito lo storico Joseph-César Perrin durante il discorso ufficiale alla presenza di cittadini, membri del movimento e rappresentanti del Südtiroler Volkspartei e del Mouvement Autonomiste Jurassien – . Ma non possiamo dimenticare che questi primi decreti autonomisti di fatto non corrispondevano alla volontà dei valdostani, che avrebbero desiderato una libertà maggiore rispetto a quella concessa dallo Stato italiano per timore di una possibile separazione».
La nascita del movimento autonomista
Di qui dunque la nascita di un movimento vasto e plurale, visionario e duraturo, costituito da esponenti di differenti orientamento e provenienza politica ma unito dalla medesima volontà di salvaguardare e valorizzare le specificità di un luogo e di una comunità alla luce delle privazioni e delle violenze cui tutta l’Italia ha assistito nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
«Se persone così diverse quanto a ideologia politica e provenienza personale hanno scelto di unirsi e fondare questo movimento, è perché avevano a cuore la protezione di elementi quali la nostra lingua, la nostra cultura e più in generale la nostra identità – ha osservato il presidente dell’Union Valdôtaine, Joël Farcoz -. Abbiamo difeso la nostra autonomia speciale anche nei momenti difficili, abbiamo conservato di soldi dei valdostani per investire nel nostro sviluppo e nella nostra economia, perciò non guardiamo a oggi come un mero evento storico ma come un modo per dare una visione e tracciare le linee guida per i prossimi 80 anni».
La cerimonia
Dopo che la targa dedicata proprio alla fondazione dell’UV è stata collocata a Palazzo Ollietti ad Aosta, l’ottantesimo della fondazione dell’Union Valdôtaine ha preso la forma di un ampio corteo che ha percorso le vie della città toccando i punti principali della sua storia autonomista, dal luogo dell’esecuzione di Émile Chanoux lungo Avenue Conseil des Commis, la centrale Piazza Chanoux con la vicina Porta Prætoria, fino a Via Sant’Anselmo e alla chiesa di Sant’Orso, dove è stata celebrata la messa conclusiva.
(Giorgia Gambino)