Il Tor des Géants «magnifique» di Victor Richard
Il nuovo re della gara parla della sua impresa («il momento più duro dal Malatrà in avanti, tra il Bonatti e il Bertone sono caduto a causa del sonno»), dei possibili nuovi record («si può scendere sotto alle 60 ore») e del futuro («tornerò, non nel 2026, probabilmente nel 2027»
Il Tor des Géants «magnifique» di Victor Richard.
Il nuovo re0 della gara si è raccontato dopo il successo con record.
Il 38enne che vive a Passy ha vinto in 66h08’22”.
Victor Richard: «Il mio Tor des Génts magnifique»
«Una parola per descrivere il mio Tor? Magnifique – ha dichiarato il francese con il cuore diviso a metà con il Belgio -. L’immagine più bella è quella dell’arrivo».
Victor Richard: «Puntavo a chiudere in 65h19″»
«Il mio obiettivo era chiudere in 65h19′ – ha aggiunto -. A Cogne ho dovuto fermarmi e dormire un’ora e mezzo, ma non ho pensato che la gara fosse compromesso, gli ultra trail sono lunghissimi e c’è tempo per recuperare. Al Coda ho detto che puntavo alle 66 ore pensando che potessero bastare per vincere, se qualcuno avesse fatto meglio, gli avrei fatto i complimenti. In futuro credo che gli atleti che corrono più di me riusciranno a scendere sotto alle 60 ore».
Victor Richard: «La notizia del ritiro di Louis Calais mi ha totalmente svuotato»
«Il mio avversario principale era Louis Calais, ho dormito meno a Champoluc per non farlo avvicinare troppo – ha rivelato -. Ho saputo che si era ritirato quando sono passato al col Vessonaz e la notizia mi ha totalmente svuotato, non riuscivo più a scendere, ero bloccato».
Victor Richard: «Nel finale ho sofferto tantissimo»
«Il finale è stato durissimo – ha ammesso -. Il Malatrà non arrivava mai e nel tratto conclusivo non riuscivo a salire, mi sarebbe piaciuto che qualcuno mi tirasse su (sorride, ndr). La discesa è stata altrettanto difficile e tra il Bonatti e il Bertone sono caduto a causa del sonno. Allora mi sono sdraiato un attimo, ma poi mi sono scosso e sono ripartito».
Victor Richard: «Dedicato a mia moglie, tornerò, ma non l’anno prossimo»
«La vittoria è dedicata a mia moglie – ha concluso -. Non sono un professionista, abbiamo due figli, senza di lei sarebbe impossibile dedicarmi agli allenamenti. Ritornerò al Tor des Géants, ma non l’anno prossimo, probabilmente nel 2027».
(d.p.)