Sara Bonifacio: «La Courmayeur Cup step importantissimo prima del campionato»
La centrale e capitana di Novara si racconta a pochi giorni dalla seconda edizione del quadrangolare valdostano che metterà di fronte le prime quattro dell'ultimo campionato di serie A1 femminile
Prosegue il conto alla rovescia in vista della seconda edizione della Courmayeur Cup.
Il gustoso aperitivo al campionato di A1 femminile di volley è in programma venerdì 26 e sabato 27 settembre.
Teatro della competizione il Forum Sport Center di Dolonne.
La competizione metterà di fronte le migliori quattro squadre dell’ultima stagione.
Venerdì si giocheranno le due semifinali: Conegliano-Novara (17.30) e Scandicci-Milano (20.30).
Sabato a partire dalle 16.30 sono in programma le finali.
I biglietti sono disponibili sul portale Vivaticket.com.
Venerdì alle 11.30 al cinema di Courmayeur ci sarà la presentazione della serie A con l’ufficializzazione dei calendari.
Sara Bonifacio: «La Courmayeur Cup è uno step importantissimo»
Gazzetta Matin – Aostanews.it, media partner dell’evento, si avvicina al torneo intervistando una protagonista per squadra.
Sara Bonifacio, 29enne centrale e capitana dell’Igor Gorgonzola Novara, è una delle tante big attese a Courmayeur.
Sara Bonifacio (foto Igor Gorgonzola Novara)
Sara, cosa rappresenta per voi giocatrici un appuntamento come la Courmayeur Cup a una settimana dall’inizio del campionato?
«È uno step importantissimo, perché coinvolge le squadre più forti dell’ultima stagione. Il torneo valdostano è un bel test in vista di un campionato sempre più competitivo e di un calendario molto serrato».
Sara Bonifacio: «L’anno scorso siamo state brave a superare le difficoltà iniziali»
Iniziare il 2024-2025 a Courmayeur ha portato fortuna, visto che poi avete vinto la Coppa Cev: che voto dà all’ultima stagione?
«È stata molto positiva, abbiamo avuto subito alti e bassi, pagando le assenze. Il gruppo è stato bravo a rimanere solido e a lavorare nonostante le difficoltà, così i risultati sono arrivati».
Sara Bonifacio: «Novara è la mia seconda casa, voglio vincere sempre di più con questa maglia»
È alla sesta stagione di fila a Novara, la decima in totale, cos’ha di speciale questa piazza per lei?
«Dopo tutti questi anni, Novara è diventato un punto fermo, è quasi casa mia e ambisco a vincere sempre di più con questo club. Qui si lavora con grande professionalità e questo mi porta a voler fare sempre meglio per una società alla quale sono affezionata».
Sara Bonifacio: «Vogliamo chiudere la regular season tra le prime tre»
Quali sono gli obiettivi che vi siete poste per questa stagione?
«L’obiettivo è essere nelle prime tre posizioni alla fine della regular season. In più partecipiamo alla Champions League, non era scontato, cercheremo di fare il meglio e farci valere. Il livello è molto alto, competere con squadre che hanno tante giocatrici nelle squadre nazionali è una grande soddisfazione, è un qualcosa che non è da tutti ottenere».
Sara Bonifacio: «Lorenzo Bernardi è un perfezionista»
Cosa vuol dire avere come allenatore un ex campionissimo come Lorenzo Bernardi?
«È un perfezionista, puntiglioso su tanti aspetti, non solo in palestra. Il coach ci insegna la dedizione, ci sprona su tanti punti di vista, riposo, alimentazione, lavoro in palestra. Un tecnico come lui può aiutarci ad aggiungere quel qualcosa in più che alla fine fa la differenza».
Sara Bonifacio: «Courmayeur passaggio importante per trovare l’amalgama»
In semifinale affronterete subito la corazzata Conegliano: cosa bisogna fare per battere la squadra che l’anno scorso ha vinto tutto?
«A Courmayeur sarà fondamentale pensare a rendere il più efficace possibile il nostro gioco, saranno appena rientrate le ragazze dalle nazionali e bisognerà trovare fiducia e ritmo in fretta, amalgamando bene il gruppo. Sarà un test importante, l’avversario non permette troppi passaggi a vuoto e ti costringe a limare un po’ di difetti. In vista del via, è fondamentale trovare le nostre sicurezze da mettere in campo per essere competitive quando serve davvero».
Sara Bonifacio: «Mi piace tanto la cucina valdostana»
Nel 2024 avete trascorso un periodo più lungo a Courmayeur per completare la preparazione: qual è il suo rapporto con la Valle d’Aosta?
«Sono una buona forchetta e, quindi, la Valle d’Aosta mi piace tanto. La cucina valdostana dà grande soddisfazione, in particolare quando fa freddo. Adoro la bistecca alla valdostana e la polenta, è difficile scegliere quale mi piace di più».
Sara Bonifacio: «La nazionale unisce capacità tecniche a voglia di rivalsa»
L’Italia ha appena vinto il Mondiale, centrando una fantastica doppietta dopo l’oro olimpico dell’estate del 2024: qual è il segreto di un movimento che si è meritatamente issato sul tetto del mondo?
«Il gruppo è unito da tanti anni e ha incassato anche diverse batoste. Il consolidamento umano e tecnico delle giocatrici e la grande voglia di rivalsa hanno dato alla squadra un valore altissimo. Unire le capacità al desiderio di rivincita è un mix perfetto per fare bene».
Cosa l’ha impressionata di più del successo di Bangkok?
«Il fatto che anche in situazioni critiche hanno trovato il modo di vincere. La nazionale ha imparato a vincere e continua a farlo, costringendo le squadre avversarie a inventarsi qualcosa di diverso per strappare la vittoria. L’Italia dà l’impressione che un modo per vincere lo trova sempre».
Sara Bonifacio: «Indossare la maglia azzurra è un grande obiettivo e un onore»
Lei in azzurro ha già vinto, l’obiettivo è tornare a farlo ancora dopo il periodo di riposo che si è presa questa primavera per risolvere qualche problema fisico?
«La nazionale è sempre un grandissimo obiettivo oltre a un onore, è il culmine di tutto quello che facciamo e per chi ha ambizione, potersi confrontare con le migliori al mondo è il massimo. Vedremo, l’attività fisica durante l’anno non diminuisce, gli impegni crescono e per chi ha problematiche croniche diventa difficile rispondere alle convocazioni. Niente è scontato, se ne avrò la possibilità, tornerò più che volentieri».
Sara Bonifacio: «Dove potrai arrivare lo scopri passo dopo passo, l’importante è non mollare mai»
Cosa consiglia a una bimba che ha appena iniziato a giocare a pallavolo e sogna di diventare una campionessa?
«Di non demordere. Io stessa, quando ho iniziato, mai mi sarei immaginata di arrivare in serie A e in nazionale. Cosa puoi fare lo scopri crescendo, bisogna essere resilienti, impegnarsi e allenarsi, via via si aprono delle strade e uno capisce quanta passione ha per andare avanti, ma l’unico modo per scroprirlo è provarci».
(davide pellegrino)
