Elezioni, Renaissance Valdôtaine: «il nostro progetto politico per far rinascere Aosta e per cambiare una Regione che da 40 anni va indietro come i gamberi»
Al théâtre de la ville, la Renaissance Valdôtaine ha presentato i suoi candidati. Il candidato sindaco non ha dubbi: «Aosta può diventare la Breccia di Porta Pia per la Regione»
Elezioni, Renaissance Valdôtaine: «il nostro progetto politico per far rinascere Aosta e per cambiare una Regione che da 40 anni va indietro come i gamberi».
Fare rinascere Aosta e dare una nuova opportunità alla Regione, che da 40 anni va indietro come i gamberi.
Come? Attraverso un accordo politico per camminare insieme.
Attraverso il dialogo con la città e grandi doti di mediazione, anche con i partiti nazionali.
Cambiamento, idee chiare e mediazione
Giovanni Girardini e Sonia Furci
Così, in estrema sintesi, Giovanni Girardini, candidato sindaco de La Renaissance (sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Vallée d’Aoste) che questa sera al théâtre de la ville ha presentato i candidati della sua lista per il Comune di Aosta e i candidati alle Regionali, nella lista presentata con Forza Italia. «Tranne un candidato sindaco, tutti dicono che serve un cambiamento. E noi vogliamo cambiare marcia e lo facciamo senza ni e senza forse, attraverso un progetto politico trasparente su tanti argomenti e che per la città di Aosta va nei dettagli – ha detto Girardini -.
Abbiamo le idee chiare per esempio, sul mercato coperto, sul parco Puchoz, sulle Arcate del Plot e molti altri temi -. Ma sia chiaro, non siamo qui a comandare la città o la Regione ma a servire, non facendo calare dall’alto le decisioni, ma cercando il confronto».
Girardini annota: «negli ultimi anni ad Aosta non c’è stato dialogo, è mancata la mediazione. La città non è fatta solo di anziani, di impiegati, di persone con disabilità, di persone che vanno in bicicletta ecc… La città è di tutti e se non c’è la mediazione di tutti non può funzionare».
«Il Parco Puchoz torni stadio, aree verdi altrove»
Dopo aver mostrato un video con immagini di anni fa (per esempio con la ‘vecchia’ circolazione veicolare intorno all’Arco d’Augusto), Girardini ha citato il vecchio progetto dell’architetto Fubini per la zona dell’Arco d’Augusto, ma ha anche detto di aver cambiato idea sul parco Puchoz, «una larga parte della città lo rivuole stadio e allora bisogna creare parchi verdi in altre zone, ai giardini Lussu ad esempio o per esempio davanti alla Torre del Lebbroso, nel cosiddetto ‘prato delle capre’, magari con un parcheggio sotterraneo.
Sei anni fa la nascita di Rinascimento
Girardini ha ripercorso i 6 anni di La Renaissance, nata come Rinascimento, ispirata dal Rinascimento in politica di Vittorio Sgarbi e diventata una famiglia. Ringraziando la sua di famiglia, il marito Seth e Anne – ma anche chi fondò con lui Rinascimento (Gabriele Accornero, Andrea Balducci, Roberta Balbis, ndr) Girardini ha ricordato coloro che hanno contribuito a quel 26% di consensi ad Aosta ad appena tre mesi dalla costituzione del movimento e che oggi non ci sono più: Nicola Triglia, Teresa Cena e Luana Borbey «che sono i nostri angeli custodi».
Aosta non ha bisogno di grandi opere, ha bisogno di tanta manutenzione e tanta cura e ci sono quattro squadre pronte a farle e a traghettare la città verso il cambiamento.
Girardini ha scherzato sulla parata di ‘vip’ nazionali negli ultimi giorni in Valle e ha presentato i candidati di Aosta, sostenuti dagli applausi di un théatre affollato e che ha acclamato in particolare Cagniney, Cominolo, Ierace, Mestieri, Papalia, Raso e Scapoli e il candidato più giovane Cintori.
La candidata vicesindaca Furci: «credete in noi»
Girardini e Furci con i candidati alle elezioni comunali
«Non posso che essere contento, ci siamo ritrovato accanto in un cammino e c’è molta empatia tra noi» ha detto Girardini riferendosi alla candidata vice sindaca Sonia Furci.
«Noi ci mettiamo impegno, voglia e cuore – ha detto Furci, ribadendo il suo credere nel progetto della coalizione – credete in noi e aiutateci a realizzare questo sogno».
A Place Deffeyes con Forza Italia
Il discorso è poi passato sulla rappresentatività a place Deffeyes. «Abbiamo costruito una squadra con Forza Italia per contribuire a mettere fine allo stallo che da vent’anni caratterizza la Regione – ha detto Girardini, citando l’ospedale ma anche l’intera sistema sanitario e i trasporti, «rischiamo di finire in un cul de sac senza via d’uscita».
«Ma bisogna anche essere onesti – ha proseguito Girardini – se non dialoghiamo con i partiti nazionali, dove vogliamo andare?»
Girardini ha ricordato lo ‘sgarbo’ istituzionale dello scorso aprile, quando sei ministri si sono ritrovati a La Thuile per una due giorni dedicata alla montagna «e nessuno del Governo regionale si è presentato».
«Ma chi siamo per non dialogare con un ministro del nostro Governo?»
Aosta come Breccia di Porta Pia
Girardini con una parte dei candidati alle Regionali
Girardini guarda avanti: «non sarà facile, avete scelto me come mediatore e sono certo che le mediazioni avremmo dovuto trovarle anche se fossimi tutti candidati di La Renaissance o della Lega. Le idee, tante, sono sul tavolo, bisogna lavorare e mediare».
Girardini ha ricordato l’accordo tra la quota più centrista e Forza Italia, «siamo alleati, non avversari»; «in Regione di solito nessuno vince e nessuno perde, poi mignottescamente, si vince e il partito più votato finisce in minoranza.
Ecco noi vorremmo che i soliti signori che menano il gioco non lo possano più fare. Aosta in questo può diventare la Breccia di Porta Pia» ha detto Girardini.
«Stiamo facendo paura»
Girardini non ha dubbi: «stiamo facendo paura, il fatto che siamo in quattro fa paura e se fosse solo matematica, avremmo già vinto ad Aosta -.
Se ci attaccano e ci denigrano è perchè facciamo paura». «La vittoria è dietro l’angolo – ha commentato Girardini -.
Ma non è scontata e non crediate sia facile, questa ultima settimana, non sediamoci.
Io sono quello che sono, non cambio, sono questo, con il mio bagaglio di vita; c’è chi meschineggia su questo.
Ma io porto sempre con me le parole della mia mamma che mi diceva: «Giovanni non vergognarti mai, il mondo non è gentile, ma è peggio vivere facendo finta di essere ciò che non sei».
Poi, la presentazione dei candidati alle Regionali (con tanti assenti) e gli applausi più scroscianti per Baccini, Balbis, Cremonese, Florio, Gerandin, Milleret e Spalla.
(cinzia timpano)