Presunta corruzione su lavori al Traforo del Monte Bianco: 7 indagati
Attesa la decisione del tribunale del riesame sulle misure cautelari chieste dalla procura
Corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, riciclaggio e reati tributari. Sono le contestazioni mosse, a vario titolo, dalla procura di Aosta a sette indagati nell’ambito di un’inchiesta che ha attenzionato l’affidamento e l’esecuzione dei lavori della galleria di Entrèves.
7 indagati per una presunta corruzione
L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri di Aosta e coordinata dal pm Giovanni Roteglia.
La procura di Aosta ha chiesto, nei mesi scorsi, alcune misure cautelari, respinte dal gip di Aosta. Il sostituto procuratore ha impugnato la decisione del giudice per le indagini preliminari. Giovedì si è tenuta l’udienza davanti al tribunale del riesame di Torino. La decisione non è ancora stata comunicata.
Gli indagati, come anticipato dal quotidiano online laprimalinea.it, sono l’ex dipendente della Sitmb Oreste Pizzetti, gli imprenditori di Courmayeur Pasquale e Nicola Liporace, Rosario Liporace di Cosenza e gli amministratori della Ng Stadre Antonella e Bruno Bortone. Il settimo indagato è Massimiliano Opramolla.
La vicenda
Per la procura, Pizzetti non avrebbe comunicato alla società che la Ng Stade, a cui era stato affidato il lavoro da oltre 200 mila euro, lo aveva appaltato alla società di Liporace.
Oltre che del subappalto, gli amministratori della Ng Stadre sono accusati anche di aver evaso alcune imposte.
L’indagine ha evidenziato anche un affidamento diretto da parte di Pizzetti alla Techne spa di Opramolla dei lavori di manutenzione di una piazzola di sosta per i mezzi pesanti. Pizzetti avrebbe agito in cambio della promessa di essere assunto con uno stipendio più alto rispetto a quanto percepito dalla Sitmb.
La società italiana per il traforo del Monte Bianco, presieduta da Emily Rini, risulta estranea all’inchiesta.
(t.p.)