D’Eramo: l’acqua è al centro dell’agenda dell’Esecutivo
Roma, 23 ott. (askanews) – “In Italia raccogliamo solo l’11% dell’acqua piovana perché negli ultimi 30 anni non c’è stato un lavoro adeguato sulle infrastrutture. Tante opere sono state solamente progettate, altre realizzate e mai entrate in funzione, altre ancora operative ma che non hanno ricevuto la necessaria manutenzione. Per questo come Governo abbiamo una duplice sfida: potenziare le infrastrutture ed eliminare il gap con gli altri Paesi”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf Luigi D’Eramo intervenendo al IV Italian Water Dialogue, nell’ambito del Festival della Diplomazia a Roma, organizzato dal comitato One Water, promotore del Forum Euro-Mediterraneo sull’acqua.
“È una sfida epocale che il Governo ha abbracciato con una visione e una programmazione degli interventi più urgenti da realizzare – ha proseguito D’Eramo – abbiamo costituito una cabina di regia, nominato un Commissario Straordinario e individuato 418 progetti per una spesa complessiva di 12 mld, di cui 1 già stanziato. Ma non dobbiamo fermarci qui. L’acqua è al centro dell’agenda dell’Esecutivo”.
A fare gli onori di casa la Presidente del comitato One Water Maria Spena. “Il Forum Mediterraneo – ha detto – diventerà per la prima volta Euro-Mediterraneo. Saranno 43 i Paesi partecipanti tra quelli che si affacciano sul Mediterraneo e quelli europei fino ai Balcani. Non sarà solo un’occasione di confronto sulle buone pratiche tra i Paesi partecipanti, ma un momento concreto per prendere decisioni condivise in tema di cooperazione e governance dell’acqua. Un evento internazionale, ma anche vicino ai cittadini. Concludo con un dato che dobbiamo ricordare con orgoglio: l’Italia negli ultimi 30 anni ha ottenuto il 3% dei brevetti mondiali sulle tecnologie dell’acqua”.
L’iniziativa, a cui hanno preso parte rappresentanti istituzionali, imprese e tecnici del settore, rappresenta una delle tappe di avvicinamento, in Italia e all’estero, al Forum Euro-Mediterraneo sull’acqua, che si terrà a Roma, presso la Nuvola all’Eur, dal 29 settembre al 2 ottobre 2026.
Durante l’incontro, Massimo Gargano, direttore generale di Anbi, ha lanciato un monito sulla finanziarizzazione dell’acqua pubblica: “ricordo gli incendi in California, dove gli idranti erano vuoti perché lì l’acqua si paga. È un campanello d’allarme su cui non possiamo permetterci di chiudere gli occhi”, ha affermato. Gargano ha poi evidenziato l’impegno del Governo nella gestione della crisi idrica, sottolineando però la necessità di misure più incisive: “si parla molto di desalinizzazione ma forse sarebbe più opportuno investire su un piano nazionale degli invasi”.
