Cucina e inclusione: la coop Il cielo in una pentola serve la carbonada a Parigi
I ragazzi della cooperativa, seguiti da chef Vanja Covili Faggioli, hanno cucinato alla sede Unesco per uno degli eventi collaterali alla candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale Unesco
Cucina e inclusione: la coop Il cielo in una pentola serve la carbonada a Parigi.
Carbonada con polenta e cavolo nero.
È il secondo piatto che i ragazzi della cooperativa sociale valdostana Il cielo in una pentola hanno preparato martedì scorso a Work Inclusion: Talents and Skills in Italian Cuisine, alla sede di Parigi dell’Unesco, sulla magnifica terrazza con vista su Les Invalides e la Tour Eiffel.
La kermesse era uno degli eventi, promosso dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, a sostegno della candidatura della cucina italiana quale patrimonio immateriale dell’Unesco.
E proprio per i rappresentanti e gli ambasciatori chiamati a decidere sulle candidature ha cucinato una ventina di realtà sociali e associative da tutta Italia, impegnate nella promozione dell’inclusione lavorativa attraverso la cucina e la ristorazione.
La comitiva valdostana era formata da 7 ragazzi e 7 accompagnatori, tra i quali l’Executive chef Vanja Covili Faggioli che ha diretto la brigata e aiutato nell’impiattamento della gustosa portata presentata nella cena di gala.
Le materie prime dell’IAR e l’aiuto della Fondazione Ollignan
Per prepararsi all’evento, i ragazzi erano saliti a Skyway e cucinato sotto la direzione dello chef Covili Faggioli, con le materie prime fornite dall’Institut Agricole Régional e portandosi avanti con la preparazione e cottura della carne nella cucina della Fondazione Sistema Ollignan.
Il commento della coop Il cielo in una pentola
«Un’esperienza resa possibile dal sostegno del Consiglio regionale della Valle d’Aosta che ha entusiasmato e emozionato i ragazzi, in un luogo davvero iconico – commentano dalla cooperativa Il cielo in una pentola -.
È stato un onore poter partecipare e cucinare, portando le eccellenze delle nostre filiere ma anche mostrando, ancora una volta, come la cucina possa essere uno straordinario strumento di inclusione.
Questa partecipazione è un riconoscimento al percorso che da tempo portiamo avanti con passione e impegno; siamo stati orgogliosi di aver potuto rappresentare il nostro territorio e la rete di collaborazioni che lo sostiene».
Bertin: «opportunità lavorative concrete»
«Il valore aggiunto di questa partecipazione – ha commentato il presidente del Consiglio Alberto Bertin, è il modello del progetto Il cielo in una pentola che, attraverso il protagonismo di persone con disabilità, è capace di generare opportunità lavorative concrete».
(c.t.)
 
	 
	