Cogne dice no ai Consigli comunali online per gli amministratori, la minoranza attacca
Il gruppo consiliare Ensemble pour l'Avenir de Cogne sottolinea «una decisione poco etica che lascia perplessi»; il sindaco Denis Truc: «va bene per la popolazione, non per i consiglieri che hanno preso un impegno nei confronti della comunità»
La nuova consiliatura a Cogne è iniziata subito col pepe con strascichi sui social anche nei giorni successivi al Consiglio comunale, riunitosi martedì sera.
Al centro del dibattito, oltre all’aumento della spesa per le indennità di carica (servizio su Gazzetta Matin in edicola lunedì 3 novembre), anche la possibilità di partecipare da remoto alle sedute del Consiglio comunale.
Il gruppo consiliare Ensemble pour l’Avenir de Cogne ha presentato una mozione per istituire la possibilità di partecipare alle sedute anche in modalità telematica o mista.
Proposta bocciata dalla maggioranza.
La minoranza: «Decisione poco etica che lascia perplessi»
«Una decisione poco etica e poco lungimirante che lascia perplessi» commentano i consiglieri di opposizione.
«Le motivazioni del rifiuto – di natura formale e pratica – appaiono deboli. Da un lato, la maggioranza sostiene che il Consiglio debba restare “luogo fisico di confronto e responsabilità”, evocando un presunto “patto di presenza” tra consiglieri e cittadini. Dall’altro, solleva dubbi tecnici legati alla sicurezza informatica e alla gestione delle piattaforme online».
Ensemble pour l’Avenir de Cogne ricorda che a questo proposito «la normativa nazionale è chiara» con un Decreto di legge e la circolare 33/2022 il ministero dell’Interno autorizza «pienamente gli enti locali a regolamentare le sedute in videoconferenza,garantendo trasparenza, sicurezza e partecipazione», strada intrapresa da numerosi comuni italiani.
«Sorprende inoltre che la maggioranza avrebbe approvato solo la parte della mozione relativa alla trasmissione in streaming dei Consigli, che permette ai cittadini di assistere ma non ai consiglieri di partecipare a distanza» aggiungono i consiglieri di minoranza.
«Un “patto di presenza” dovrebbe valere per entrambi.In un momento in cui la tecnologia può rendere le istituzioni più accessibili, inclusive e trasparenti, questa scelta appare conservatrice, poco etica e poco lungimirante».
Il sindaco: «i consiglieri hanno preso un impegno nei confronti della comunità»
A spiegare i motivi della bocciatura il sindaco Denis Truc.
«Su quella mozione avevamo una proposta di emendamento, che distinguesse la possibilità di seguire i lavori del Consiglio comunale online da parte del pubblico o dei consiglieri».
Truc in aula ha sottolineato di riconoscere «l’intento positivo di favorire la modernizzazione e una maggiore flessibilità dell’attività consiliare» ma ha evidenziato come «tale proposta non possa essere condivisa per una serie di ragioni di natura istituzionale, normativa e di rispetto nei confronti degli elettori».
Secondo la maggioranza «il Consiglio comunale è il cuore della vita democratica di ogni comunità», luogo del confronto diretto, del dialogo e della responsabilità pubblica. «La presenza fisica in aula non è una mera formalità ma rappresenta invece un valore simbolico e sostanziale di partecipazione, di rispetto delle istituzioni e di vicinanza ai cittadini».
Appurata l’utilità della partecipazione da remoto in situazioni di emergenza come è stato con il Covid, «non può diventare la regola ordinaria senza rischiare di snaturare questo ruolo».
«Chi si è candidato alle elezioni comunali del 28 settembre 2025 ha di fatto firmato con i cittadini un patto di presenza e rappresentanza nel Consiglio comunale come luogo fisico di confronto, di responsabilità e di servizio alla comunità» sottolinea la maggioranza che solleva anche dubbi sulla «sicurezza informatica, all’identificazione dei partecipanti, alla segretezza del voto e alla gestione tecnica delle piattaforme, che potrebbero incidere negativamente sulla regolarità dei lavori consiliari».
«Ciò non significa essere contrari all’innovazione».
La proposta di emendamento per trasmettere in streaming le seduto del Consiglio non è stata però presa in considerazione.
«Secondo la minoranza così la mozione sarebbe stata snaturata mentre invece era da considerare nel suo complesso, senza essere stralciata, a quel punto noi non abbiamo potuto approvarla» conclude Truc.
(erika david)
