Elezioni regionali: depositato un ricorso al Tar per annullare il voto
Gente davanti ai tabelloni il 28 settembre
Politica
di Danila Chenal  
il 07/11/2025

Elezioni regionali: depositato un ricorso al Tar per annullare il voto

A chiedere l'annullamento del provvedimento di proclamazione degli eletti alle regionali del 28 settembre sono Monica Glassier e Sabrina Marando

Elezioni regionali: depositato un ricorso al Tar per annullare il voto. Il tribunale amministrativo della Valle d’Aosta ha ricevuto, ieri, giovedì 6 novembre, un ricorso per l’annullamento del provvedimento di proclamazione degli eletti alle regionali del 28 settembre scorso. Conferma il deposito Monica Glassier una delle ricorrenti – che annuncia una lettera aperta – insieme  Sabrina Marando.

Il ricorso riguarda l’entrata in vigore della legge elettorale regionale in corsa cioè dopo che erano stati aperti i comizi elettorali.

Il riferimento è al referendum confermativo del 10 agosto della nuova legge elettorale che reintroduceva le 3 preferenze.

Le due valdostane sono assistite dall’avvocato Stefano Tosi del foro di Parma.

Il ricorso di Avs

Lo scorso 15 settembre il tribunale ordinario di Aosta aveva respinto il ricorso in via d’urgenza promosso da Alleanza Verdi Sinistra (Avs) contro l’applicabilità della legge elettorale che ha introdotto le tre preferenze di genere al posto di quella unica.

La modifica alla norma era stata votata in Consiglio regionale il 27 febbraio scorso a maggioranza semplice e promulgata solo dopo l’esito positivo del referendum confermativo del 10 agosto, chiesto – come previsto dallo Statuto speciale – da un quinto dei componenti dell’aula. Le elezioni regionali erano state indette il 25 luglio scorso.

La giudice Giulia De Luca, nella decisione, aveva scritto che «le contestazioni in ordine all’applicazione delle tre preferenze e della rappresentanza di genere potranno essere fatte valere dinanzi al giudice amministrativo».

Il ricorso di Avs era stato preparato dagli avvocati Ivan Libero Nocera e Maria Cristina Carbone, con il coordinamento del costituzionalista Giovanni Boggero.

(d.c.)