Maxi incendio di Aymavilles: rinviata nuovamente l’udienza preliminare
Il castello di Aymavilles e, dietro, il maxi incendio Ph. Evi Garbolino photographer
CRONACA
di Thomas Piccot  
il 07/11/2025

Maxi incendio di Aymavilles: rinviata nuovamente l’udienza preliminare

Uno dei difensori ha chiesto il legittimo impedimento per motivi di salute

Nuovo rinvio per l’udienza preliminare del processo sul maxi incendio di Aymavilles, divampato il 19 luglio 2023. Uno degli avvocati difensori ha chiesto un legittimo impedimento per motivi di salute. L’udienza è stata così aggiornata al 28 gennaio.

A settembre, il rinvio era stato disposto perché il giudice Marco Tornatore era impegnato, nello stesso giorno, nel processo per l’omicidio di Auriane Nathalie Laisne.

Rinviata l’udienza preliminare

Il gup ha disposto questa mattina il rinvio all’inizio del 2026.

Al termine dell’inchiesta, la procura di Aosta aveva chiesto il rinvio a giudizio di Giorgio Pession, presidente e amministratore delegato di Deval, oltre che dei funzionari della società Domenico Mileto, Luigi Traverso, Valerio Zinetti e Walter Musso.

Stessa richiesta anche per i rappresentanti legali di Sky Aviaton Alessandro Penco e Cesare Sappino, per il pilota Christian Gagliardo e il tecnico di volo Luca Laurent.

Le contestazioni

A vario titolo, le contestazioni sono incendio boschivo e inquinamento ambientale. Alla Sky Aviation viene contestato anche l’inadempimento di pubbliche forniture.

Nell’ipotesi dell’accusa, l’incendio si sarebbe originato dalla caduta di un rametto sulla testa del traliccio, che si sarebbe interposto tra due connettori, innescando la scarica. Il rametto, una volta incendiato, sarebbe caduto a terra, dando origine al rogo, in cui bruciarono oltre 100 ettari di bosco.

Per i consulenti della procura, ci sarebbe stata negligenza, non attuando il piano di indirizzo operativo previsto.

Secondo gli investigatori, poi, la Sky Aviation sarebbe intervenuta con materiale non perfettamente funzionante, contribuendo all’aggravarsi della situazione.

Nel rogo, bruciarono oltre 100 ettari di bosco, due abitazioni vennero distrutte e una terza gravemente danneggiata.

A seguito dell’incendio, un altro filone dell’inchiesta aveva coinvolto il comandante del Corpo Forestale della Valle d’Aosta Luca Dovigo. Era accusato di rivelazione di segreto d’ufficio. Accusa per la quale è stato assolto in primo grado.

(t.p.)