Golf, McIlroy aggancia la vetta a Dubai
Roma, 15 nov. (askanews) – Rory McIlroy compie un passo decisivo verso la sua settima Race to Dubai. Il nordirlandese ha chiuso il terzo giro del DP World Tour Championship in testa, a -13, dopo un 68 che lo porta al comando insieme al danese Rasmus Neergaard-Petersen. La sfida finale di domani promette scintille, con ben 14 giocatori racchiusi in sole tre lunghezze. McIlroy, primo europeo della storia a completare il Career Grand Slam grazie al Masters di aprile, ha avuto un avvio lento sull’Earth Course di Jumeirah Golf Estates, pagando un bogey alla 4 e rimanendo in par fino alla 6. Ma il 36enne ha cambiato marcia nel finale: birdie consecutivi alla 14 e alla 15, poi un ultimo colpo da campione alla 18, con un putt di circa tre metri per chiudere in bellezza. Bene anche Neergaard-Petersen, numero uno del HotelPlanner Tour nel 2024, partito male con un bogey alla prima ma poi perfettamente in controllo fino al termine: zero errori e un altro 68 che vale la leadership condivisa alla vigilia della domenica decisiva. Alle loro spalle, a un solo colpo, un gruppo di inseguitori di altissimo livello: Rasmus Højgaard, Matt Fitzpatrick, Tyrrell Hatton, Tommy Fleetwood, Angel Ayora e Laurie Canter, tutti a -12. Il migliore del lotto è stato proprio Højgaard, autore di un eccellente 65 senza sbavature che lo ha fatto risalire dalla periferia della top 15 fino al terzo posto. Il danese, già protagonista qui un anno fa quando poi chiuse secondo proprio dietro McIlroy, punta stavolta a riscrivere il finale.
“Sono rimasto molto paziente e mi sono dato tante opportunità. Non ho imbucato tantissimo ma sapevo che sarebbero arrivate delle chance nel finale. È stato bello sfruttarle alla 14, 15 e 18. Condizioni difficili, ma contento del punteggio”, ha spiegato McIlroy. “La Race to Dubai per me conta tantissimo. Voglio avvicinarmi a Monty, e domani avrò la possibilità di farlo”. Soddisfatto anche Neergaard-Petersen: “Sono super contento. Sono rimasto paziente nonostante l’inizio non ideale, poi ho trovato tanti colpi buoni. Domani sarà speciale: non ho mai giocato con Rory, farlo in ultima partenza sarà incredibile. Vincere sarebbe un sogno”. Højgaard guarda con fiducia alla domenica: “Oggi golf più solido, più costante. Mi sono creato tante occasioni e il putter ha funzionato. È stata una giornata in cui tutto sembrava più semplice”. Domenica si decide tutto: McIlroy cerca la storia, Neergaard-Petersen la prima impresa, il gruppo alle spalle il colpaccio. Dubai è pronta ad accendersi. (credit DP World Tour)
