In Consiglio regionale nasce il gruppo Centro Autonomista, punge il consigliere Carrel: «mere esigenze di poltrona»
L'ex assessore all'Agricoltura si toglie qualche sassolino
In Consiglio regionale nasce il gruppo Centro Autonomista, punge il consigliere Carrel: «mere esigenze di poltrona».
Non le manda a dire il consigliere Marco Carrel che commenta la costituzione del gruppo Centro Autonomista – Centro Autonomista, comunicata dal presidente del Consiglio regionale Stefano Aggravi, «nato venerdì 14 novembre dall’ex Adc-Rv-Sa, a sua volta fondato il 5 novembre da coloro che sono fuoriusciti dal progetto politico Autonomisti di Centro per mere esigenze di poltrona» punge Carrel.
«Non so se questa scelta dei 5 Consiglieri che hanno deciso di accettare il veto del presidente della Regione Testolin sulla mia persona e sul movimento creato da Augusto Rollandin, derivi dai dubbi che io, in qualità di capogruppo di Autonomisti di Centro, ho sollevato circa la correttezza di chiamare un altro Gruppo con lo stesso acronimo» spiega Carrel che porta la riflessione sul tema della credibilità politica.
«Consiglio luogo di credibilità della democrazia valdostana»
Carrel si è riferito alle parole del presidente del Consiglio Stefano Aggravi nel suo discorso di insediamento sul «Consiglio come luogo dove ogni giorno si gioca la credibilità della democrazia valdostana».
«Per la credibilità serve chiarezza in primo luogo – ha precisato Carrel – e questo ennesimo cambio di nome o meglio questa inversione di termini che porta in Consiglio due gruppi con denominazioni molto simili non va nella direzione di chiarire le idee ai valdostani, ma semmai continua a confonderle.
Non credo che così torneremo all’obiettivo prioritario di avvicinare la popolazione alla politica e al Consiglio».
«Pour l’Autonomie non ha mai rifiutati ruoli apicali»
Carrel si toglie un sassolino e «pur senza tornare sul come sono andate le trattative per la formazione di questa maggioranza» ribadisce «che mai io o Pour l’Autonomie abbiamo rifiutato ruoli apicali, come qualcuno va dicendo forse per giustificare comportamenti a dir poco scorretti e che ci siamo alzati dal tavolo delle trattative solamente quando il Presidente Testolin, allora incaricato di costituire la maggioranza, ci ha chiaramente informati che il mio posto non poteva essere che all’opposizione, peraltro con il beneplacito e il silenzio-assenso di coloro che fino a quel momento apparivano come i nostri alleati nel comune progetto Autonomisti di Centro».
E ancora per fare chiarezza mi rivolgo a lei, Presidente Testolin. Nonostante Pour l’Autonomie, per senso di responsabilità, abbia sostenuto il suo Governo dal 2023 al 2025 in un momento in cui problemi interni al suo Movimento ne mettevano a rischio la stabilità lei mi ha dato dell’inaffidabile, forse perché minare la maggioranza a 19 era l’unico modo per poter giustificare un’apertura a destra, che per ora rimane Forza Italia ma in futuro chissà».
«Lavorare per e mai contro»
Spero per la Valle d’Aosta, che si riveli più affidabile chi, già al secondo appuntamento del Consiglio, è uscito dal Gruppo in cui era stato eletto pur di ottenere la presidenza del Consiglio, due assessorati e la presidenza di due Commissioni e chi nella storia recente del Consiglio regionale è ben noto per aver cambiato partito, gruppo e idee politiche.
Carrel si è detto coerente con una delle linee guida ispiratrici del movimento fondato da Augusto Rollandin: «lavorare per e mai contro, anche quando tutto appare poco comprensibile e il lavoro svolto viene deliberatamente sminuito per finalità che sollevano non pochi interrogativi».
(c.t.)

