Caso multe: tutto il Consiglio di Aosta fa fronte comune contro Send
ATTUALITA', comuni
di Alessandro Bianchet  
il 27/11/2025

Caso multe: tutto il Consiglio di Aosta fa fronte comune contro Send

Varata una mozione unica per affrontare la telenovela, confrontarsi con le associazioni consumatori e aiutare i cittadini negli eventuali ricorsi contro i costi extra legati alle mancate notifiche delle sanzioni

Maggioranza e minoranza unite per provare a risolvere quella che sta diventando ben più di una telenovela, ovvero il caso delle mancate notifiche Send, che hanno fatto lievitare multe e sanzioni per oltre un migliaio di cittadini.

In tal senso, due mozioni presentate da Lega e Renaissance si sono trasformate in una unica, che in sostanza impegnano il sindaco Raffaele Rocco a «incontrare le associazioni dei consumatori, concertando con loro strumenti da utilizzare nel prosieguo degli atti giuridici», con tanto di impegno a comunicare poi al Consiglio tutti gli atti successivi.

La questione Send

Ma facciamo un passo indietro per ricordare di che cosa stiamo parlando.

Nel mese di maggio 2025, infatti, è esploso il caso della mancata notifica di multe, riguardanti principalmente sanzioni comminate dalla Polizia locale.

I cittadini, poi, si sono visti arrivare direttamente le sanzioni maggiorate per il mancato rispetto dei tempi nei pagamenti.

Ricordiamo che la notifica delle sanzioni, a partire dal luglio del 2024, per il Comune di Aosta (che ha stanziato 60 mila euro nell’ambito dei progetti Pnrr) e non solo, avviene digitalmente da parte della piattaforma Send (realizzata da PagoPa), mentre la notifica di atti giudiziari e affini per raccomandata avviene tramite il Gruppo Sailpost.

Caso Send e mancate notifiche: le mozioni

Il caso Send, come detto, è tornato a galla con le due mozioni presentate da Lega e Renaissance.

Sylvie Spirli, capogruppo del Carroccio, aveva impegnato l’assessore competente a «individuare nel più breve tempo possibile, di concerto con l’ufficio legale del comune di Aosta, la procedura da intraprendere per eliminare l’applicazione delle maggiorazioni causate dalla mancata e/o dalla irregolarità dell’iter notificatorio dei verbali di sanzione», nonché a «convocare una riunione con le associazioni di categoria al fine di informarle sullo stato della situazione».

«Siamo tutti d’accordo che anche il Comune è parte lesa, tanto da aver intrapreso le vie legali – ha aggiunto Spirli -. È giusto che i cittadini paghino le multe, ma si devono annullare le maggiorazioni alla luce dei disservizi».

Cristina Dattola di Renaissance aveva invece chiesto di «riferire in aula in merito ai provvedimenti adottati e ai riscontri ottenuti, dando risposte concrete ai nostri concittadini, vittime di un sistema che non ha funzionato».

Caso send, il sindaco: «Facciamo tutto ciò che possiamo»

Il primo cittadino, Raffaele Rocco, ha illustrato lo stato dell’arte, prima di arrivare a un’apertura.

«Sento molte inesattezze – ha sottolineato il sindaco di Aosta -. Il Comune ha scelto Send per obbligo di legge, non per sua volontà. Ci sono normative che impongono che le notifiche siano inviate attraverso questo sistema digitale».

Raffaele rocco entra nei dettagli.

«Il problema è che il servizio di notifica ai cittadini che non hanno la posta digitale è stato appaltato a un soggetto che si è rivelato incapace di gestire il servizio – ha aggiunto il primo cittadino -. E la cosa peggiore è che quella società svolgeva un pubblico servizio, parliamo di pubblici ufficiali».

Il sindaco ha evidenziato come il comune stia facendo tutto il possibile.

«Gli unici strumenti che possiamo utilizzare sono quelli già attivati – ha sottolineato -. È stato infatti denunciato in procura il comportamento della società e il Comune si è presentato come parte lesa ed è stato chiesto un parere ai legali; questi hanno spiegato come non esista la possibilità, da parte nostra, di ridurre le multe. Non possiamo farlo, la legge non ce lo consente. Non è che non vogliamo».

Rocco ha poi sottolineato come «convocheremo un ulteriore incontro con le associazioni dei consumatori, che rappresentano oltre un migliaio di cittadini colpiti da questo disagio – ha aggiunto -. Voglio concordare con loro tutti gli strumenti possibili a sostegno del singolo cittadino. Noi possiamo fornire tutti gli elementi: la denuncia in Procura, le iniziative presentate contro Send, così che il singolo ricorso del cittadino possa essere supportato. Ad esempio, possiamo concordare un fac-simile di richiesta e vedere quali mosse possano essere più efficaci per appoggiare i singoli cittadini».

Insomma, «tutto ciò che possiamo fare lo stiamo facendo e le porteremo avanti fino in fondo».

Send: mozione condivisa

Poi, dopo aver chiesto il ritiro delle iniziative, l’apertura alle minoranze, e in particolare a Sylvie Spirli, con una lunga pausa che ha portato, come evidenziato, a una mozione condivisa.

«È stato instaurato un metodo di lavoro significativo e ringrazio la disponibilità della minoranza – ha celebrato l’accordo Raffaele Rocco -. È stato fatto un passo importante per cittadini di Aosta, con un metodo di lavoro proficuo che ci permetterà di dare indicazioni precise ai cittadini su come comportarsi in una situazione che li vede vittime».

Si accoda il capogruppo del Pd, Paolo Tripodi.

«Ringrazio tutti per essere arrivati a testo condiviso – ha concluso -. Speriamo che ciò aiuti a dare risposte in tempi consoni ai cittadini che ci chiedono di fare qualcosa».

(alessandro bianchet)