Riforma della magistratura, l’allarme di MEDEL: «Demolito l’assetto costituzionale che ha garantito indipendenza»
ATTUALITA'
di Thomas Piccot  
il 27/11/2025

Riforma della magistratura, l’allarme di MEDEL: «Demolito l’assetto costituzionale che ha garantito indipendenza»

L'associazione dei magistrati europei, in una nota, punta il dito contro la separazione delle carriere

«Nota come riforma per la “separazione delle carriere”, la legge in realtà demolisce nei suoi punti chiave l’assetto costituzionale che sino ad oggi ha garantito l’indipendenza dell’intero sistema giudiziario e del suo organo di autogoverno, senza sostituirlo con eguali presidi necessari per la tenuta dello Stato di diritto». Lo scrive MEDEL, l’associazione Magistrats Européens pour la Démocratie et les Libertés, a proposito della riforma della magistratura.

L’allarme di MEDEL

La recente riforma ha sollevato critiche anche sul piano europeo.

«Viene eliminato il principio della “unità” della magistratura attraverso il quale la Costituzione ha posto il Pubblico Ministero al riparo della sfera di controllo dell’esecutivo, aprendo così la porta al controllo dall’esterno dell’ufficio di Procura e alla perdita della sua indipendenza – si legge -. Inoltre il Consiglio Superiore verrà svilito, perdendo rappresentatività e legittimazione così come funzioni chiave e prerogative essenziali per la sua funzione di garante della indipendenza di giudici e pubblici ministeri. Nei due Consigli divisi, i componenti togati non saranno più eletti dai loro pari, come raccomandano gli standards europei, ma saranno sorteggiati, mentre per i componenti non magistrati il sorteggio avverrà fra nomi selezionati preventivamente dal Parlamento».

La presa di posizione di MEDEL

E ancora. «La competenza relativa al disciplinare verrà trasferita ad un unico organo esterno ai Consigli (Alta Corte), concepito come giudice “speciale” ed esclusivo con competenza sia in primo grado che per le impugnazioni delle decisioni, senza garanzie di una revisione indipendente. Anche per questo organo con una competenza così cruciale, strettamente correlata all’indipendenza giudiziaria, la composizione è affidata primariamente al “caso” con il sorteggio fra i giudici e pubblici ministeri con almeno 20 anni di servizio, che hanno svolto o svolgono funzioni di legittimità, mentre per i membri laici il sorteggio avverrà a partire da una lista formata dal Parlamento, salvo i tre membri nominati dal Presidente della Repubblica».

L’allarme

Nella nota, l’associazione ricorda altri aspetti. «Di fronte all’attacco globale in atto contro la democrazia, lo Stato di diritto e l’indipendenza della magistratura, le autorità nazionali dovrebbero garantire il sistema di controlli e contrappesi, anziché indebolirlo – conclude -. MEDEL sostiene pienamente l’Associazione Nazionale Magistrati e tutti i magistrati italiani che, in un contesto difficile che contesta anche il loro diritto e dovere di prendere la parola in difesa dell’indipendenza della magistratura, portano avanti il loro impegno per lo Stato di diritto e i valori sanciti dalla Carta costituzionale».

(t.p.)

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