Dal 2026 Contrassegno tricolore di Stato per Consorzio Doc Roma
Roma, 4 dic. (askanews) – Dal 2026 l’Arsial introdurrà il Contrassegno di Stato con le fascette tricolori per i vini della Doc Roma. Il contrassegno con il tricolore è stato presentato oggi dalla Regione Lazio e dall’Arsial all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs), presso il Museo della Zecca a Roma, alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Prodotto da Ipza come Carta Valori, il contrassegno integra tecnologie di tracciabilità e sistemi anticontraffazione analoghi a quelli utilizzati per banconote e documenti protetti.
Attraverso un QR code univoco e il Passaporto Digitale di Prodotto, ogni bottiglia può essere riconosciuta, verificata e tracciata lungo tutta la filiera. L’Arsial ha finanziato il primo milione di contrassegni per la Doc Roma, pari all’intera produzione annua rivendicata come DOC, per garantire un avvio immediato, uniforme e senza costi per le aziende.
“Questo contrassegno rappresenta un passo avanti decisivo nel percorso di tutela e valorizzazione delle nostre denominazioni – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e al Bilancio, Giancarlo Righini – Con l’introduzione di un sistema di tracciabilità così avanzato, il Lazio dimostra ancora una volta di saper coniugare tradizione e innovazione, offrendo ai produttori uno strumento che rafforza la competitività sui mercati e ai consumatori una garanzia di autenticità e qualità”. “Continueremo a lavorare insieme ad ARSIAL, al Consorzio Roma DOC e a tutte le realtà del comparto per far crescere il Lazio del vino con strumenti moderni, efficaci e all’altezza delle sue eccellenze”, ha aggiunto Righini.
“L’introduzione del Contrassegno di Stato per il Consorzio Roma DOC nasce da un impegno preciso di Arsial – ha spiegato il presidente Massimiliano Raffa – rafforzare la tutela, la riconoscibilità e il posizionamento del vino del Lazio attraverso strumenti concreti, moderni e realmente utili alle aziende”. I dati dicono che oltre il 52% dei consumatori verifica la presenza di contrassegni o fascette per assicurarsi dell’autenticità del prodotto. “Era quindi necessario compiere un salto di qualità – ha aggiunto Raffa – Per questo Arsial ha sostenuto e promosso questo percorso fin dall’inizio, finanziando il primo milione di contrassegni: un segnale chiaro della volontà di permettere a tutte le aziende del Consorzio di partire insieme e senza oneri aggiuntivi”.
“Abbiamo raggiunto un traguardo di fondamentale importanza – ha commentato Rossella Macchia, presidente Consorzio Vini Roma DOC – non solo per la nostra denominazione e per le nostre aziende, ma per l’intero territorio e la tradizione enologica che custodisce. Il contrassegno di Stato riconosce l’eccellenza qualitativa dei nostri vini, il coronamento di un percorso condiviso che intreccia un legame profondo tra la storia enologica del nostro territorio, attenzione alla sostenibilità e continua propensione alla ricerca”.
