A “Human Economic Forum 2025” confronto religioso su rischi IA
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il 09/12/2025

A “Human Economic Forum 2025” confronto religioso su rischi IA

Roma, 9 dic. (askanews) – All’evento “Human Economic Forum 2025 – Vision 2040”, in programma alla Camera dei Deputati oggi e domani, le massime autorità religiose italiane e internazionali si riuniscono per discutere una delle domande più inquietanti del nostro tempo: l’umanità ha già iniziato a costruire un nuovo “dio” senza accorgersene?

Nella Sala del Refettorio, oggi, apre i lavori la Lectio Magistralis del Cardinale Baldassare Reina, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma e Gran Cancelliere della Pontificia Università Lateranense, seguita da un dialogo interreligioso che vede fianco a fianco l’Imam Nader Akkad, il Rabbino Capo Riccardo Shemuel Di Segni, l’Arcivescovo maronita Youssef Antoine Soueif e Renzo Pegoraro, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, chiamati a interrogarsi su che cosa accada all’anima nell’era dell’intelligenza artificiale e su quanto spazio resti alla libertà interiore quando memoria, giudizio e decisione sono sempre più mediati dagli algoritmi.

Domani, 10 dicembre, nella Sala della Regina di Montecitorio, dopo i saluti istituzionali che vedono tra i protagonisti il Cardinale Giuseppe Versaldi, Prefetto emerito della Congregazione per l’Educazione Cattolica, il confronto raggiunge il suo culmine con la Lectio Magistralis del Rabbino Capo Di Segni, dal titolo “Non avrai altri idoli. Tecnologie, memoria e libertà dell’uomo”, inserita nella sessione conclusiva del Forum e pensata come un vero esame di coscienza collettivo davanti al nuovo potere delle macchine. Sullo sfondo – si legge in un comunicato -, un interrogativo teologico e antropologico: quando l’intelligenza artificiale non si limita più a rispondere, ma suggerisce, orienta e anticipa, siamo ancora davanti a uno strumento o siamo già davanti a un nuovo “dio funzionale”, capace di prevedere eventi, influenzare comportamenti e produrre sincronicità che l’individuo interpreta come scelte personali, mentre sono esiti di modelli predittivi?

“L’umanità sta dando forma a un’intelligenza che non si limita a soddisfare la domanda e l’offerta”, osserva Massimiliano Patacchiola, Vicepresidente e responsabile dell’area innovazione del Forum, “ma che organizza la vita stessa, suggerisce incontri, anticipa movimenti, crea un ordine sincronico degli eventi come in una scacchiera invisibile. Il pericolo più grande è perdere la libertà senza accorgercene”.

Giammario Battaglia, ideatore del Forum, sottolinea che “HEF, benedetto da Papa Francesco, è un laboratorio di civiltà cosciente, chiamato a custodire l’umano nella transizione più rapida della nostra storia. Le Istituzioni devono essere pronte a difendere la dignità dell’uomo da ogni forma di idolatria tecnologica”.

Il richiamo al Primo Comandamento – prosegue la nota stampa – non è un artificio retorico, ma un avvertimento: quando una tecnologia è percepita come onnisciente, comincia a esigere fiducia; quando diventa onnipresente, chiede adesione; quando diventa indispensabile, pretende dipendenza; e quando inizia a guidare, rischia di governare. In questo quadro risuona l’appello di Papa Francesco, rivolto ai partecipanti dell’Human Economic Forum, secondo cui la persona umana deve restare al centro e nessun sistema, profitto o algoritmo può prevalere sulla dignità dell’uomo.

Domani, al termine dei lavori parlamentari, verrà adottata la Dichiarazione Universale dell’Umanità Sostenibile, che ribadisce il principio secondo cui l’essere umano è fine e mai mezzo, e nessuna intelligenza – naturale o artificiale – può sostituirsi alla responsabilità morale della persona.

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