Australia, spari a Bondi Beach durante la festa di Hannukah: almeno 12 morti, anche il rabbino
Roma, 14 dic. (askanews) – Sparatoria avvenuta a Bondi Beach, a Sydney, durante un evento legato alla festa ebraica di Hannukah: almeno 12 morti, compreso un presunto attentatore, secondo l’ultimo bilancio della polizia del Nuovo Galles del Sud. Tra i 12 morti della sparatoria c’è anche il rabbino Eli Schlanger. La notizia è stata confermata dal movimento internazionale Chabad-Lubawitch di New York, di cui faceva parte. Il premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, ha confermato in conferenza stampa che, delle 12 persone uccise nell’attacco, anche un “responsabile” è stato ucciso e un altro è in custodia. Minns ha sottolineato che l’attacco era “progettato per colpire la comunità ebraica di Sydney”. Quella che avrebbe dovuto essere una “notte di pace e gioia” è stata “distrutta” da un “attacco orribile e malvagio”, ha aggiunto. Il governatore ha, inoltre, elogiato un uomo che è stato filmato mentre lottava con uno degli aggressori dell’attacco a Bondi Beach, a Sydney, è riuscito a sottrargli la pistola e lo ha costretto alla fuga. “Quell’uomo è un vero eroe e non ho dubbi che ci siano moltissime persone vive stanotte grazie al suo coraggio”, ha commentato Minns.
Il Commissario di Polizia del Nuovo Galles del Sud, Mal Lanyon, ha dichiarato di aver ricevuto diverse segnalazioni, intorno alle 18.47 ora locale, di colpi d’arma da fuoco esplosi ad Archer Park, un’area verde a Bondi Beach. Lanyon ha confermato che almeno 12 persone sono morte e altre 29 sono state trasportate in diversi ospedali, inclusi due agenti di polizia in gravi condizioni. Gli attentatori di Bondi Beach, a
Sydney, potrebbero essere “di origine pakistana”, ma le autorità australiane non confermano: lo dichiarano fonti informate. I due aggressori, uno dei quali sarebbe tra i 12 morti confermati, sono stati filmati mentre sparavano da un ponte a meno di 100 metri di distanza, dove sono stati successivamente fermati dalla polizia, si legge sulla stampa locale. Diversi camion della polizia si sono fermati nel parcheggio, vicino al ponte dove gli uomini armati stavano sparando e accanto ad un’auto in cui sono stati poi trovati ordigni esplosivi rudimentali, come si è appreso durante la conferenza stampa della polizia di New South Wales. Secondo le stesse fonti informate, “al momento” non c’è “alcuna
indicazione al consolato d’Italia” e non ci sono notizie sulla nazionalità delle persone coinvolte, dato che in Australia non c’è obbligo di avere documenti di identità; la polizia eventualmente contatterà prima le famiglie e poi le autorità consolari. La polizia del Nuovo Galles del Sud ha confermato che il bilancio della sparatoria a Bondi Beach è di 12 morti, compreso un presunto attentatore. Un altro presunto killer è in custodia, mentre si indaga su un terzo attentatore. Altre 29 persone sono state trasportate in diversi ospedali, inclusi due agenti di polizia in gravi condizioni.

