Corato lancia “Cultivar Bellezza”, la coratina al centro della comunità
Milano, 15 dic. (askanews) – Si chiama “Corato Cultivar Bellezza” il nuovo marchio con cui la città pugliese ha scelto di raccontare sé stessa attraverso la sua identità più profonda: la cultivar Coratina.
Per celebrare questo racconto corale la città ha aperto le sue porte al pubblico, agli operatori del settore enogastronomico, ai turisti e agli amanti della cultura.
“Questa iniziativa rappresenta un tassello importante e ulteriore nel percorso di marketing territoriale avviato da questa amministrazione – ha sottolineato Concetta Bucci, assessore allo Sviluppo Economico e alle Attività Produttive – Corato, terra della cultivar Coratina, sta ottenendo negli ultimi anni il giusto riconoscimento nel panorama turistico, culturale e olivicolo-oleario. Con la presentazione di Corato Cultivar Bellezza vogliamo ampliare ulteriormente gli orizzonti: far conoscere la città, la sua cultivar, le nostre bellezze, le nostre tradizioni e il nostro olio, il nostro autentico oro verde”.
Un progetto promosso dall’amministrazione comunale che ha saputo trasformare un’intera città in narrazione vivente, dove ogni evento, ogni degustazione, ogni nota musicale hanno raccontato il legame profondo tra terra, arte e comunità: un manifesto di identità territoriale e visione contemporanea dell’olivicoltura pugliese nel contesto globale.
Corato Cultivar Bellezza si è aperta con il concerto di Enrico Rava Fearless Five organizzato dall’associazione culturale Art Promotion in collaborazione con il Comune di Corato e Puglia Culture, nell’ambito della stagione teatrale 2025-2026 “La grammatica delle abitudini”.
Tradizione e spiritualità hanno dato vita alla processione di Santa Lucia e all’accensione del grande falò “Jò a Jò” in Piazza Cesare Battisti: un rito ancestrale di luce e calore, eredità dei culti contadini che celebrano la vita, la rinascita e la continuità del popolo coratino. Uno spazio di rilievo è stato dedicato all’immersione nella vita agricola con la visita alla raccolta delle olive ed alla Pianta Madre della Coratina, simbolo vivente del patrimonio genetico e dell’identità territoriale. Per esaltare la visita del centro storico della città, La Scena del Gusto ha raccontato un’affabulazione su miti e leggende legate al grano, all’ulivo e alla vite, un percorso fatto di sorprese all’interno di una civiltà alimentare che cambia, tra nuovi modi di stare a tavola e riscoperte dell’enogastronomia tipica locale, del suo pane, del suo olio, del suo vino, ma sempre con uno sguardo al passato che ci rappresenta.
A chiusura, “Coratina in Festa” in Piazza Abbazia, l’evento enogastronomico dedicato all’olio extravergine di qualità della cultivar Coratina, dove le tradizioni del territorio si incontrano con le nuove visioni dell’olivicoltura contemporanea e dell’olio del futuro.
