Lasciare Torino per la Valle d’Aosta: pro e contro del lavoro da remoto in montagna
Dal punto di vista lavorativo, da qualche anno a questa parte il capoluogo piemontese è una città in forte spolvero
Da qualche anno a questa parte, dal punto di vista lavorativo Torino rappresenta una città in forte spolvero. Passata dall’essere considerata esclusivamente una capitale industriale legata al settore automobilistico, è stata progressivamente capace di trasformarsi in un polo professionale diversificato. Oggi conta sulla presenza di startup, imprese che operano nel digitale, realtà innovative e creativi che spaziano in settori del tutto nuovi, come automotive, ICT, design, ecc.
Da qui nasce la forte tendenza di cercare lavoro a Torino per chi è in fase di crescita o vuole consolidare la propria carriera. Eppure, proprio questa evoluzione del mercato del lavoro ha aperto scenari inediti: la diffusione dello smart working e dei modelli ibridi, insieme a un profondo cambiamento nei modelli operativi, hanno generato un cambio di prospettiva. Sempre più professionisti scelgono di mantenere un legame lavorativo con un ecosistema dinamico come quello torinese, optando però per una residenza lontana dalla città. In questo scenario, la Valle d’Aosta si propone come una delle alternative più attrattive, capace di offrire un cambiamento radicale nello stile di vita senza rinunciare alle opportunità professionali costruite in ambito urbano.
Perché lavorare a Torino e vivere in Valle d’Aosta
Lavorare a Torino e vivere in Valle d’Aosta garantisce enormi benefici prima di tutto dal punto di vista del benessere. Risiedere in un luogo naturale e circondato dalle montagne, significa poter contare su una qualità dell’ambiente superiore, aria più pulita e spazi verdi incontaminati. Questo aspetto ha ripercussioni positive sulla salute fisica e mentale e rappresenta un valore aggiunto difficilmente quantificabile.
Anche il ritmo di vita più lento fa parte dei pro di questa scelta. Mentre a Torino le giornate sono contraddistinte da traffico, caos e stress, la Valle d’Aosta offre una dimensione più raccolta e umana e un livello di pace decisamente elevato. Le conseguenze tangibili? Massima concentrazione nelle ore di lavoro e totale equilibrio tra vita professionale e personale.
Dal punto di vista economico, il costo della vita di montagna è decisamente più basso rispetto a quello tipico di una grande città. Questo consente di lavorare per realtà importanti e rinomate, ma ottimizzando il budget, per un risparmio che può diventare estremamente importante nel tempo.
A cosa fare attenzione quando si sceglie questa vita
Nonostante i vantaggi di lavorare a Torino pur vivendo in valle d’Aosta siano importanti, questa soluzione porta con sé anche alcune criticità. Operare da remoto in montagna, ad esempio, richiede una connettività impeccabile, non sempre sicura, soprattutto se si opta per borghi più piccoli e rurali. Per i professionisti che lavorano con videoconferenze frequenti, grandi file o scadenze serrate, la connessione instabile può quindi rappresentare un problema non da poco.
Un altro aspetto da considerare è l’isolamento, soprattutto nei mesi invernali. Rispetto ad una grande città, dove in ogni stagione la vita prosegue spedita, in Valle d’Aosta le giornate possono sembrare molto lente, con condizioni meteo che spesso non consentono grandi attività per giorni e giorni. Dal punto di vista professionale, vivere lontano da una grande città comporta anche una minore esposizione alle opportunità di networking. Mentre Torino offre un ecosistema ricco di eventi, conferenze e incontri informali che possono favorire nuove collaborazioni, in zone di montagna questo aspetto manca. Questo può diventare un limite per i professionisti più giovani o per chi cerca di ampliare la propria rete. Infine, va considerato il tema spostamenti. Anche se si lavora da remoto, è comunque necessario recarsi a Torino di tanto in tanto. Per farlo, è necessario pianificare con attenzione la propria mobilità, monitorando meteo, collegamenti ferroviari e stradali e tempistiche di viaggio.
Chi può lavorare a Torino e vivere in Valle d’Aosta
Ovviamente, nonostante il mondo del lavoro sia cambiato, non tutti i professionisti possono permettersi di lavorare a Torino e vivere in Valle d’Aosta. Chi deve presenziare quotidianamente in ufficio, così come coloro che svolgono mansioni che richiedono una presenza fisica, difficilmente possono sostenere questo tipo di vita.
Si tratta quindi di una formula adatta per determinate categorie di lavoratori, per le quali la distanza geografica non rappresenta un limite operativo. Ad esempio, tutti i professionisti che operano in aziende che hanno adottato modelli organizzativi flessibili, ibridi o completamente distribuiti. Oppure, freelance e autonomi che gestiscono in modo indipendente tempi e luoghi di lavoro. O, ancora, lavoratori con una carriera già consolidata e che godono di maggiore libertà decisionale, che possono cioè organizzare il proprio lavoro senza vincoli.
