L’Associazione Bambino Gesù del Cairo diventa Fondazione: un testamento d’amore voluto da Papa Francesco
AskaNews
di Marketing Administrator  
il 23/12/2025

L’Associazione Bambino Gesù del Cairo diventa Fondazione: un testamento d’amore voluto da Papa Francesco

Roma, 23 dic. – L’Associazione Bambino Gesù del Cairo, presieduta da Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, è divenuta ufficialmente Fondazione Bambino Gesù del Cairo ETS, completando un passaggio giuridico, istituzionale e morale di straordinaria rilevanza.
La trasformazione da Associazione a Fondazione è stata solennemente sancita nel corso del tradizionale Concerto di Natale, evento che nel tempo aveva assunto un valore simbolico profondo, configurandosi come spazio di incontro tra arte, musica e spiritualità e come strumento di trasmissione dei valori universali di solidarietà, fraternità e responsabilità sociale.
L’edizione 2025 ha rappresentato un momento storico, poiché è stata la prima realizzata dopo il passaggio formale alla Fondazione, segnando l’ingresso dell’opera in una nuova fase di maturità, stabilità e riconoscimento pubblico. Tale evoluzione ha confermato la solidità dell’ente, la credibilità del suo operato e la dedizione instancabile dei volontari, rafforzando al contempo l’impegno istituzionale verso la tutela dei più vulnerabili.
L’Associazione Bambino Gesù del Cairo era nata nel 2020 in seguito alla storica sottoscrizione del Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune, firmato ad Abu Dhabi da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayeb.
Fin dalla sua origine, l’Associazione aveva incarnato una visione profetica e universale, traducendo in azione concreta i principi di fraternità, dialogo e solidarietà enunciati nel Documento. Con il suo passaggio a Fondazione, tale visione ha trovato una forma istituzionale pienamente compiuta.
L’Associazione, oggi Fondazione, ha costituito un autentico testamento spirituale e d’amore di Sua Santità Papa Francesco, che l’aveva personalmente voluta, ispirata, accompagnata e benedetta, affidandole una missione chiara e irrevocabile: servire l’uomo sofferente, proteggere l’infanzia ferita, difendere la dignità umana senza confini geografici, religiosi o culturali.
Questo lascito morale, di altissimo valore ecclesiale e civile, è stato assunto come patrimonio vivo e operante dalla Fondazione, chiamata a custodirlo e svilupparlo con rigore, fedeltà e responsabilità storica.
Nel corso della serata, le autorità civili, religiose e istituzionali intervenute hanno riconosciuto unanimemente il valore concreto e sistemico dell’azione della Fondazione, sottolineando l’efficacia dei progetti realizzati e la visione strategica di quelli futuri.
L’Onorevole Emanuele Prisco, Sottosegretario al Ministero dell’Interno, ha evidenziato l’impatto tangibile e misurabile dell’operato della Fondazione, lodando l’impegno dei volontari e la capacità dell’ente di coniugare solidarietà, cultura e responsabilità sociale. Ha definito la Fondazione Bambino Gesù del Cairo un modello virtuoso di organizzazione non profit, capace di incidere in modo strutturale nel tessuto sociale.
Il Prefetto Pierluigi Faloni, Consigliere di Presidenza della Fondazione, ha sottolineato come la trasformazione dell’Associazione in Fondazione abbia rappresentato un segnale inequivocabile di serietà istituzionale, continuità e impegno permanente nella promozione della Fratellanza Umana, dei diritti fondamentali e della protezione delle persone più fragili.
Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, Presidente della Fondazione, ha pronunciato un intervento di forte intensità morale e spirituale, richiamando il valore trasformativo del dono e della responsabilità quotidiana verso gli ultimi. Ha ribadito che la Fondazione aveva operato secondo criteri di trasparenza assoluta e gratuità, precisando che ogni contributo ricevuto era stato integralmente destinato ai beneficiari.
Nel 2024 erano stati distribuiti 35.000 pasti e garantite cure mediche, visite specialistiche e medicinali a oltre 10.000 bambini e persone vulnerabili. Mons. Gaid aveva inoltre richiamato l’attenzione sulla nascente “Casa della Speranza”, rifugio destinato a donne vittime di violenza e tratta e ai loro figli, auspicando che “la luce del Natale continuasse a illuminare le periferie del dolore umano”.
Gli interventi di Sua Eminenza il Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, di Sua Eminenza il Cardinale Angelo Becciu e di Sua Eminenza il Cardinale Domenico Calcagno hanno espresso un convinto apprezzamento per l’azione della Fondazione, riconoscendone i risultati concreti e auspicando uno sviluppo costante della sua missione sociale e culturale.
Nel corso di un’intervista radiofonica, Biagio Maimone, Direttore dell’Ufficio Stampa, aveva sottolineato come la comunicazione fosse chiamata a svolgere un ruolo strategico e fondamentale nella diffusione delle iniziative e dei valori fondativi della Fondazione.
Alla serata che ha solennemente suggellato il passaggio storico da Associazione a Fondazione hanno preso parte numerose autorità, tra cui Monsignor Antonio Raimondo Fois e gli Ambasciatori della Lega Araba, Azerbaigian, Repubblica Araba d’Egitto, Emirati Arabi Uniti, Honduras e FR Khalil e Lorenza Bonaccorsi, Presidente del Primo Municipio di Roma, in rappresentanza del Sindaco Roberto Gualtieri.
La Fondazione Bambino Gesù del Cairo si pone così come segno visibile di una carità che non si esaurisce nell’emergenza, ma si fa struttura, continuità e speranza. Un’opera che parla al cuore dell’uomo contemporaneo e testimonia che la fraternità non è un’utopia, ma una responsabilità concreta affidata alle coscienze, alle istituzioni e alla storia.