Produzione italiana riso 2024-26 stimata a 835mila tonn., +3,3%
Roma, 23 dic. (askanews) – L’Ente Risi ha pubblicato i primi bilanci italiani per la campagna 2025/26: la produzione è prevista a 835mila tonnellate, +3,3% rispetto al 2024/25 (+7,3% per il Lungo A e Medio, -1% per il Tondo e -0,4% per il Lungo B). L’impatto sulla produzione dell’aumento delle aree del 3,8% è parzialmente compensato da rese proiettate in calo dello 0,5%. Si tratterebbe della produzione più alta degli ultimi quattro anni, ma ancora inferiore rispetto al pre-2022 (-9% rispetto alla media 2017-2021).
La maggiore disponibilità di prodotto, dovuta anche a scorte iniziali superiori del 17% rispetto al 2024/25, comporterebbe un minore fabbisogno di importazione (-14%) e maggiori utilizzi (+3%). Il dato fornito dall’Ente Risi risulta in linea con le anticipazioni fatte da Areté che tuttavia confermano una produzione 2025/26 leggermente superiore a 844mila tonnellate, con una crescita dal 4,4% rispetto al 2024/25 (+8,9% Lungo A e Medio, -1,5% Tondo e +1,9% Lungo B) a fronte di rese superiori.
Sulle singole varietà le anticipazioni Areté risultano quindi sostanzialmente in linea al dato Ente Risi, la discrepanza maggiore riguarda la varietà Lungo B con un’offerta nello scenario Areté leggermente superiore rispetto alla scorsa campagna (-0,4% nello scenario dell’Ente Risi).
I trasferimenti totali di risone procedono leggermente a rilento rispetto alla scorsa campagna (-3% al 9 dicembre rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna), soprattutto a fronte di un calo nei trasferimenti di Lungo B (inferiori del 24% al 9 dicembre rispetto allo stesso periodo del 2024/25) non compensato dal ritmo sostenuto del Tondo (+5%) e Medio (+23%).
La maggiore disponibilità di prodotto sta mantenendo i prezzi del riso quotato a Milano su livelli inferiori rispetto a fine 2024/25: in media tra agosto e le prime settimane di dicembre sono in calo del 20% per l’Arborio e il Baldo, del 19% per il Carnaroli, del 23% per il Lungo B e del 10% per l’Originario.
