Cina, Xi Jinping alle imprese statali: siate pilastro dello sviluppo
Roma, 24 dic. (askanews) – Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto alle grandi imprese statali centrali di fungere da pilastro dello sviluppo nazionale, sollecitandole a guidare l’aggiornamento industriale e a garantire il controllo delle tecnologie critiche nella prossima fase di crescita del Paese.
“Le imprese statali centrali devono riconoscere pienamente le responsabilità e le missioni che si assumono e servire meglio le priorità generali del partito e dello Stato”, ha affermato Xi in un messaggio indirizzato a una riunione dei vertici delle aziende statali centrali svoltasi a Pechino tra lunedì e martedì, secondo quanto riferito oggi dall’agenzia Xinhua. Il leader cinese non ha partecipato personalmente all’incontro.
L’indicazione arriva in una fase considerata cruciale per l’economia cinese, nell’ultimo anno del 14mo piano quinquennale e alla vigilia del 15mo, che coprirà il periodo 2026-2030, mentre Pechino punta a sostenere lo sviluppo in un contesto segnato da crescenti tensioni geopolitiche, dalla guerra commerciale e dalla competizione tecnologica con gli Stati uniti.
Xi ha invitato le imprese a concentrarsi sui loro settori principali, a rafforzare la competitività e a ottenere “progressi decisivi nelle tecnologie chiave”, chiedendo anche un miglioramento delle capacità di gestione per trasformare le aziende statali in gruppi di livello mondiale e tutelarne uno sviluppo stabile.
Le imprese statali e il capitale pubblico, che Pechino intende rafforzare nei prossimi cinque anni, restano un elemento centrale del sistema socioeconomico cinese, soprattutto nei settori strategici e in quelli legati ai servizi essenziali. Alla fine del 2024, le imprese statali centrali detenevano asset per 91mila miliardi di yuan, circa 13mila miliardi di dollari, con una crescita media annua del 7,3% dal 2021. Ogni anno spendono oltre 15mila miliardi di yuan (2.132 miliardi di dollari) in acquisti, sostenendo direttamente circa due milioni di imprese lungo la filiera, secondo i dati della Commissione per la supervisione e l’amministrazione dei beni statali.
All’incontro è intervenuto anche il primo ministro Li Qiang, che ha ribadito le indicazioni di Xi e ha delineato una serie di compiti specifici. Oltre a fornire un forte sostegno ai grandi progetti infrastrutturali e all’ammodernamento di quelli esistenti, “le imprese statali centrali devono promuovere le nuove infrastrutture in modo lungimirante, ma con un ritmo appropriato”, ha affermato.
Li ha sottolineato la responsabilità di queste aziende nel guidare la costruzione di catene di approvvigionamento autonome e resilienti e nel garantire la sicurezza energetica. Secondo i dati ufficiali, tra il 2021 e il 2025 le imprese statali centrali hanno fornito circa l’80% del petrolio greggio, il 70% del gas naturale e il 60% dell’elettricità della Cina.
Il premier ha inoltre invitato a sviluppare industrie emergenti e del futuro sulla base delle attività principali e a rafforzare la ricerca di base applicata per sostenere l’autosufficienza scientifica e tecnologica di alto livello. Dal 2021, le imprese statali centrali hanno investito 8.600 miliardi di yuan (1.222 miliardi di dollari) nei settori strategici emergenti, con una crescita media annua superiore al 20%, contribuendo alla nascita di poli industriali di livello mondiale nell’informatica, nelle nuove energie, nei materiali avanzati e nelle apparecchiature di fascia alta.
Sia Xi sia Li hanno infine insistito sull’importanza di una governance rigorosa delle imprese, promettendo un rafforzamento della supervisione e una lotta decisa contro la corruzione.
