Zelensky ha illustrato l’ultima versione del piano di pace, previsto accordo di non aggressione con Mosca
Roma, 24 dic. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha illustrato oggi per la prima volta i 20 punti dell’ultima versione del piano di pace per l’Ucraina, definendoli una proposta complessiva per porre fine alla guerra e avviare una fase di sicurezza, ricostruzione e integrazione europea.
Secondo quanto riferito da Zelensky ai giornalisti, il piano si apre con la conferma della piena sovranità dell’Ucraina e prevede un accordo di non aggressione tra Russia e Ucraina, accompagnato da un sistema di monitoraggio lungo la linea di contatto. Sono previste garanzie di sicurezza internazionali e il mantenimento delle Forze armate ucraine a un livello di 800.000 unità in tempo di pace. Zelensky ha spiegato che Stati uniti, Nato ed Europa dovrebbero fornire a Kiev garanzie di sicurezza sul modello dell’articolo 5 dell’Alleanza atlantica. In caso di una nuova invasione russa, scatterebbe una risposta militare e il ripristino automatico delle sanzioni. Parallelamente, la Russia dovrebbe sancire in modo vincolante, anche nella propria legislazione, una politica di non aggressione verso l’Ucraina e l’Europa. Il piano prevede inoltre l’adesione dell’Ucraina all’Unione europea entro una data definita, che Kiev intende fissare formalmente, e un pacchetto di sviluppo globale da stabilire attraverso un accordo separato sugli investimenti. Per la ricostruzione verrebbero creati più fondi dedicati, con l’obiettivo di raccogliere fino a 800 miliardi di dollari. Sul piano economico, l’Ucraina accelererebbe la conclusione di un accordo di libero scambio con gli Stati uniti. È confermato anche lo status di Paese non nucleare.
Russia e Ucraina si impegnerebbero a non modificare le intese con l’uso della forza. Mosca, inoltre, non dovrebbe ostacolare l’uso commerciale del fiume Dnipro e del Mar Nero da parte dell’Ucraina, mentre la penisola di Kinburn verrebbe smilitarizzata. Tra i punti centrali figurano lo scambio di tutti i prigionieri “tutti per tutti”, il ritorno dei civili, dei bambini e dei detenuti politici. L’intesa, ha spiegato Zelensky, sarebbe giuridicamente vincolante e la sua attuazione verrebbe monitorata da un Consiglio per la pace guidato dal presidente statunitense Donald Trump. Una volta che tutte le parti avranno accettato il documento, entrerebbe immediatamente in vigore un cessate il fuoco completo. Il presidente ucraino ha dichiarato inoltre che la nuova versione del piano degli Stati Uniti per porre fine alla guerra con la Russia non richiede all’Ucraina di rinunciare formalmente all’adesione alla Nato, una richiesta fondamentale di Mosca. “E’ la Nato che deve decidere se accogliere o meno l’Ucraina come membro. E la nostra decisione è stata presa. Abbiamo abbandonato la proposta di modificare la Costituzione ucraina per includere una clausola che stabilisca che il Paese non aderirà alla Nato”, ha dichiarato Zelensky, riferendosi a una precedente versione redatta dagli Stati Uniti che richiedeva a Kiev di assumere un impegno giuridicamente vincolante a non aderire all’Alleanza.
Nell’ultima versione del piano di pace statunitense , inoltre non c’è nessun consenso sul destino della
regione di Donetsk e della centrale nucleare di Zaporizhzhia: “Non abbiamo raggiunto un consenso con la parte americana sul territorio di Donetsk e sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia”, ha dichiarato Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha dichiarato di essere pronto a incontrare i rappresentanti degli Stati Uniti “per affrontare questioni delicate”. L’ultima versione del piano statunitense, ha affermato, prevede il congelamento del fronte lungo le linee attuali e l’avvio di discussioni sulla creazione di zone demilitarizzate. “La linea di dispiegamento delle truppe alla data di questo accordo è la linea di contatto di fatto riconosciuta”, ha dichiarato Zelensky ai giornalisti. “Un gruppo di lavoro si riunirà per determinare il ridispiegamento delle forze necessarie per porre fine al conflitto, nonché per definire i parametri di possibili zone economiche speciali”. Una delle opzioni prevede il ritiro russo dalle regioni di Dnipropetrovsk, Mykolaiv, Sumy e Kharkiv, mentre nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson varrebbe il principio del “restiamo dove siamo”. Secondo Zelensky, Mosca chiede invece il ritiro ucraino dalla regione di Donetsk. Un capitolo specifico riguarda la centrale nucleare di Zaporizhzhia, per la quale Zelensky ha escluso compromessi. Gli Stati Uniti avrebbero proposto una gestione tripartita con un ruolo centrale americano, mentre Kiev avanza una controproposta di gestione congiunta Stati Uniti-Ucraina su base paritaria. Il presidente ucraino, infine, ha dichiarato che terrà le elezioni presidenziali dopo aver firmato un accordo per porre fine alla guerra con la Russia, secondo l’ultima versione del piano statunitense negoziato per settimane tra Kiev e Washington. Zelensky ha dichiarato ai giornalisti, compresi quelli dell’Afp, che questa nuova versione del documento, inviata a Mosca per un commento, stabilisce che “l’Ucraina deve tenere le elezioni il prima possibile dopo la firma dell’accordo”.
Zelensky inoltre ha dichiarato di aspettarsi una risposta dalla Russia mercoledì in merito all’ultima versione del piano statunitense per porre fine alla guerra in Ucraina, negoziato da settimane tra Kiev e Washington. “Avremo una reazione dai russi dopo che gli americani avranno parlato con loro”, ha dichiarato Zelensky ai giornalisti, in dichiarazioni rilasciate mercoledì.
