Lollobrigida: accordo con Serbia, ok a export carne suina italiana
Roma, 30 dic. (askanews) – Raggiunto l’accordo tra Italia e Serbia per la ripresa delle esportazioni di carne suina e prodotti derivati. L’intesa, formalizzata attraverso lo scambio di nuovi modelli di certificati sanitari tra l’Ambasciata d’Italia a Belgrado e il ministero dell’Agricoltura serbo, pone fine al blocco totale delle importazioni imposto nel 2022 a seguito dei focolai di peste suina africana (PSA) in Italia.
Il risultato è frutto di una lunga negoziazione che ha visto il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio, dei Ministeri degli Esteri e dell’Agricoltura, con il supporto tecnico del Ministero della Salute e dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado. La riapertura del mercato serbo rappresenta un segnale importante per le aziende del settore suinicolo italiano.
L’accordo introduce finalmente il principio della “regionalizzazione”: sarà possibile esportare liberamente ogni tipologia di prodotto proveniente dalle zone indenni. Per quanto riguarda le aree interessate dai focolai, la Serbia ha accettato il principio di efficacia dei trattamenti di inattivazione del virus, consentendo l’export dei prodotti sottoposti a cottura o a stagionatura superiore ai sei mesi.
“Si tratta di una buona notizia per le nostre aziende e per il comparto suinicolo nazionale – ha commentato il ministro Francesco Lollobrigida – Grazie al lavoro dei nostri tecnici e a un’efficace attività diplomatica riapriamo un mercato strategico, garantendo la piena valorizzazione delle nostre eccellenze agroalimentari nel rispetto della sicurezza”.
