Veneto, Stefani: creata rete regionale per lotta alle droghe
Roma, 30 dic. (askanews) – La Giunta regionale del Veneto, accelera le iniziative di lotta alla droga e, in particolare, di contrasto alla diffusione delle nuove sostanze psicoattive. Oggi, infatti, è stata deliberata la creazione di una specifica rete regionale per la quale è previsto un finanziamento di oltre 200.000 euro.
In coerenza con il Piano Triennale Dipendenze 2024-2026, la ‘Rete regionale per l’individuazione precoce delle sostanze NPS’ prenderà corpo, a livello sperimentale, dall’odierna approvazione dello schema dell’accordo di 24 mesi (prorogabile) con il Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri che erogherà il finanziamento a favore della Regione. Questa provvederà a un cofinanziamento (7.500 euro) per la valorizzazione di risorse umane, beni e servizi di strutture del Servizio Sanitario Regionale.
“Le forme di dipendenza cambiano ed è necessario aggiornare gli strumenti per contrastarle. Oggi diamo un segnale in questa direzione creando un fondo per intervenire contro le nuove sostanze stupefacenti che circolano a danno della salute pubblica e a minaccia dei cittadini e delle famiglie” ha detto il presidente della Regione, Alberto Stefani.
“La rete che si delinea dallo schema dell’accordo è in grado di dialogare con quella nazionale di rilevamento NEWS-D. Consentirà di individuare precocemente le sostanze che rappresentano un rischio con la loro diffusione, monitorare l’assunzione e il consumo, prevenendo così fenomeni di abuso o intossicazione, grazie a un sistema di allerta rapido basato su scambi informativi e analisi dei dati”, ha spiegato Stefani.
“Guardare al sociale significa anche interessarsi delle forme di disagio e delle cause che ne sono all’origine. La prevenzione contro le dipendenze è fondamentale; passa per una sorveglianza epidemiologica in tempo reale che è strategica insieme al rafforzamento della formazione continua delle centinaia di professionisti sociosanitari coinvolti. Questi sono tra gli obbiettivi principali del provvedimento che consideriamo un investimento non una spesa” prosegue il presidente.
