Saint-Marcel: la nuova avventura della coop La Libellula è l’antipasteria
All'Osteria del castello, il nuovo progetto della cooperativa che investe nella crescita professionale e nella formazione delle persone con fragilità
Saint-Marcel: la nuova avventura della coop La Libellula è l’antipasteria.
All’Osteria del Castello di Saint-Marcel è iniziata la nuova avventura della cooperativa La Libellula che prosegue nel suo intento di lavorare e investire nella crescita professionale e nella formazione di persone con fragilità.
Da lunedì 8 dicembre, nella bella struttura che prende il nome dal vicino castello, è infatti aperta l’antipasteria, un modo di fare ristorazione più snello, informale, a un prezzo accessibile che permette di non disperdere il patrimonio di conoscenza ed esperienza maturato nella gestione dell’albergo etico di Fénis.
Essere comunità, fare insieme
Spiega la presidente della cooperativa La Libellula Raffaella Roveyaz: «siamo felici di questa nuova avventura e siamo felici di essere qui, in una comunità che crede profondamente nel valore di essere comunità, di fare insieme. Ci inseriamo con la nostra vivacità, con una proposta conviviale e forse meno formale di un ristorante tradizionale e con l’obiettivo di crescere».
Servizio bar e ristorante
Antonella, responsabile del bar insieme a Stefania
In questa fase iniziale, all’Osteria del Castello lavorano 7 persone, due delle quali con disabilità.
Oltre al ristorante, aperto tutte le sere e la domenica anche a pranzo, la cooperativa affianca il servizio bar, dal mercoledì alla domenica, dalle ore 8.
«Abbiamo immaginato di ridare vivacità a questo luogo davvero bello – spiega Roveyaz – E abbiamo deciso di proporre qualcosa di particolare, che nel panorama della ristorazione non è così frequente.
Un’antipasteria dove lo chef e la sua brigata di cucina propongono una varietà di antipasti e un piatto caldo.
Parliamo di antipasti della tradizione ma anche di preparazioni più originali, ferma restando la qualità degli ingredienti.
Nei giorni scorsi abbiamo organizzato la festa di Natale della cooperativa proprio all’Osteria, è stata una serata bellissima, fatta di convivialità e buon cibo».
Con la gestione dell’Osteria, La Libellula conferma la sua scelta di lavorare nel settore, dopo il Café du Théâtre, lo spazio Plus e gli ostelli.
Settore ristorazione ma non solo
«Come cooperativa di tipo B proseguiamo nella nostra missione di produrre occasioni di lavoro e di investire nella crescita professionale e nell’autonomia di persone con fragilità – ribadisce Roveyaz – lo dobbiamo a noi stessi e alla comunità e lo sentiamo come un valore irrinunciabile.
Questa scelta non è riservata al settore ristorazione, ma riguarda a anche i nostri storici servizi di gestione per la prima infanzia e la terza età. Al di là dell’inclusione lavorativa, riteniamo un valore il fatto che ci sia un contatto tra il mondo della disabilità, i nostri nonni e i bambini. Si tratta davvero una grande opportunità quotidiana».
Nella foto in alto di Nadia Camposaragna, da sinistra, lo chef Luca Zanini, Stefania Muscatello responsabile del bar con Antonella, Carmine, Janos Zseller, responsabile di sala, Pietro e Seydou.
(cinzia timpano)
