Domani i valdostani in Val di Susa sfilano con i No Tav
”E’ falso che vogliano togliere i Tir dalle strade. Gli stessi poteri che spingono la Tav stanno accelerando sul trasporto su gomma. Vedi il raddoppio del tunnel del Fréjus. Sabato sfileremo non solo contro le politiche delle grandi opere, come i treni ad alta velocità, ma anche in difesa dei beni comuni, acqua, lavoro e ambiente tra questi”. A sottolinearlo sono Alex Glarey, portavoce dell’Arci/Espace Populaire Valle d’Aosta, e Francesco Lucat, segretario della Federazione della sinistra, spiegando le ragioni della discesa di una delegazione valdostana in Val di Susa, sabato 25 febbraio, per manifestare al fianco dei No Tav. A supporto della tesi Lucat e Glarey citano l’appello al premier Monti di 360 tra docenti ed esperti che denunciano ”l’inutilità dell’opera”. ”La Tav costa 1.300 euro al centimetro e avrà un impatto imponente su conti dello Stato per una cifra che si aggira attorno ai 20 miliardi di euro che in gran parte sarà a carico dei contribuenti italiani. Se pare una follia la spesa di 150 milioni di euro per i 30 chilometri della tratta Aosta-Pré-Saint-Didier che dire del costo di un’opera impattante che non ha ragione di essere?”, si chiedono Glarey e Lucat. Il corteo, al quale parteciperà anche un gruppo di Legambiente Valle d’Aosta, si snoderà da Bussoleno a Susa. (Foto: Alex Glarey e Francesco Lucat).