Furti in abitazione: presa una coppia di Nus
Cinque i casi accertati dalla Squadra mobile di Aosta. Anton Ndreka e Margherita Ricci sfruttavano relazioni di lavoro e rapporti con le vittime per mettere in atto i furti
Cinque furti in abitazione (quelli accertati per il momento), sfruttando i rapporti di lavori e i legami creati con le vittime. Per questo motivo, mercoledì mattina, la Sezione reati contro il patrimonio della Squadra mobile di Aosta ha fatto scattare gli arresti domiciliari per Anton Ndreka, 40 anni albanese, e Margherita Ricci, 32 anni, coppia incensurata residente a Nus.
I fatti coprono un lasso di tempo molto ampio, visto che il primo caso risale al 2014, mentre l’ultimo risulta avvenuto nell’ottobre del 2017 e riguardano due casi a Quart, due a Nus e uno ad Aosta.
Le indagini: «Stesso modus operandi»
«L’attività investigativa è cominciata a seguito di un numero di denunce in cui è stato riscontrato lo stesso modus operandi – spiega il Commissario capo Eleonora Cognigni, a capo della Squadra Mobile –. Nei cinque casi regolarmente denunciati è emerso come la coppia abbia sfruttato le relazioni con le vittime per mettere in atto la propria condotta criminosa». Una volta, Margherita Ricci risultava assunta come badante, un’altra come collaboratrice domestica, mentre un’altra ancora era Anton Ndreka a eseguire dei lavori in appartamento.
Informazioni carpite alle vittime
Insomma, in tutti i casi emersi, la coppia carpiva dalle future vittime le informazioni basilari: orari, nascondiglio delle seconde chiavi, posizionamento degli oggetti di valore, presenza di cani e altro ancora per poter agire indisturbati, spesso utilizzando, appunto, le chiavi di scorta, mentre in altri casi commettendo anche effrazioni.
«Così facendo – continua Cognigni – le vittime fornivano, senza alcun sospetto, informazioni delicate, che permettevano i furti. Questo modus operandi, però, ci ha permesso di stabilire una connessione tra i vari reati e di risalire agli autori dei furti. Non escludiamo che adesso escano altri casi».
I cittadini devono denunciare
L’indagine, guidata dal pm della Procura di Aosta, Carlo Introvigne, contesta ai due arrestati i reati di furto in abitazione, con, di volta in volta, aggravanti diverse. «L’ammontare dei furti è inestimabile, anche perché sono state rubate molte cose con un grande valore affettivo – sottolinea Introvigne, che poi lancia l’ennesimo appello –. A fronte di reati tanto gravi e antipatici, la risposta della polizia giudiziaria e della magistratura è celere, noi ci siamo. Per mettere insieme tutti questi fatti, però, è stata importante la denuncia dei cittadini ed è per questo che dico alla cittadinanza: “denunciate, fatevi sentire”. Con un caso isolato, probabilmente, non avremmo risolto niente; fidatevi di noi, ce la metteremo tutta».
(alessandro bianchet)