Consiglio Valle, la maggioranza si blinda e respinge tre risoluzioni
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 11/07/2018

Consiglio Valle, la maggioranza si blinda e respinge tre risoluzioni

Il governo a 18 fa quadrato e la Presidente Spelgatti può assentarsi e andare a Roma, l'opposizione va su tutte le furie

Dopo oltre un’ora di confronto al suo interno la maggioranza boccia l’iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio Valle di tre risoluzioni e manda su tutte le furie l’opposizione. Alla fine per bocca del consigliere dell’Uvp Laurent Viérin, la minoranza ritira pure la mozione per sull’istituzione di un collegio uninominale per le elezioni un europarlamentare valdostano. Tuona il consigliere dell’Uvp: «Non è mai avvenuto che si rifiutasse l’iscrizione di una risoluzione senza motivazione. Ripresenteremo le iniziative in Consiglio la prossima seduta».

Risoluzioni tutto sommato innocue ma che avrebbero fatto slittare a domani la chiusura dei lavori dell’Assemblea, costringendo la presidente Nicoletta Spelgatti a rinunciare agli impegni romani. Una maggioranza risicata ha bisogno di essere blindata per non prestare il fianco.

Minoranza all’attacco

Così in Consiglio Valle l’unionsita Luca Bianchi ironizza: «in fin dei conti impegnavamo la Presidente a riferire in prima commissione circa i tavoli romani. Dieci minuti sarebbero stati sufficienti alle discussione. Chiedevamo condivisione sulla scelta dei membri della Paretica. Nulla di impegnativo. A mio avviso il problema è politico, non c’erano i numeri, i 18 voti per bocciare in aula queste risoluzioni. Questo è un affronto alle istituzioni».

Entra nel mirino del consigliere dell’Uvp Luigi Bertschy il presidente del Consiglio Antonio Fosson contro il quale punta il dito accusatorio: «Lei non rappresenta tutto il Consiglio. Noi vi abbiamo chiesto di discutere di temi abbastanza importanti – leggi il tavolo romano -. Non è l’atteggiamento giusto e la chiusura della discussione è stata «non se ne parla neanche». Rincara il capogruppo dell’Uv Renzo Testolin: «Lei non ha neppure sollecitato un intervento della maggioranza. Non posso che esprimere disagio in questo momento». Per il capogruppo di Impegno civico Alberto Bertin: «E’ veramente una brutta pagina nella gestione di questo Consiglio. Il rifiuto è un atteggiamento inaccettabile».

Le risoluzioni

Nella prima il Consiglio regionale impegnava «la Presidente della Regione a riferire in I Commissione in merito agli esiti degli incontri in calendario già nella riunione del 20 luglio e in modo sistematico nei successivi incontri in merito» ai tavoli romani.

Nella seconda invitava «La Presidente della Regione a voler rimodulare il proprio approccio comunicativo verso le tematiche che riguardano la comunità valdostana nel suo insieme e a migliorare la condivisione degli intenti suoi e della Giunta. Chiede inoltre che i rapporti con il Consiglio regionale stesso risultino più trasparenti e, quindi, costruttivi nel rispetto di tutta la comunità valdostana che qui è rappresentata».

Nella terza invitava a «coinvolgere l’intero Consiglio regionale e la I Commissione nel dibattito e nella scelta dei nomi dei membri regionali della Commissione paritetica».
(danila chenal)

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