Casinò, nuovo cda: mani libere per uscire dal guado e dare continuità all’azienda
«Messa a norma del progetto di bilancio e individuazione delle misure per dare continuità all’azienda». Queste le priorità urgenti annunciate dall’assessore regionale alle Finanze, Stefano Aggravi, nel presentare alla stampa questo pomeriggio, lunedì 15 ottobre, la nuova governance della Casinò de la Vallée SpA, un consiglio di amministrazione a tre in sostituzione del revocato amministratore unico, Giulio Di Matteo. La scadenza del cda è prevista con l’approvazione del bilancio 2018.
Per la presidenza del nuovo cda è stata confermata l’anticipazione che voleva a capo Manuela Brusoni, docente dell’Università Bocconi che sarà coadiuvata dai commercialisti milanesi Sara Puglia Mueller e Maurizio Scazzina. Al momento, nessuna delega è stata assegnata.
«Ho sempre lavorato nell’ambito del management pubblico e spinta da spirito di servizio ho accettato l’incarico». Questo è lo stringato commento della neo presidente di un cda che preferisce non fare anticipazioni sulle modalità del suo futuro operato; «dettagli non ne possiamo dare». A parlare, quindi, praticamente il solo Aggravi, il quale sottolinea come ci sia «bisogno di un clima di tranquillità e riservatezza; il cda necessita di lavorare con le mani libere per poter studiare le misure per uscire dal guado e ripartire».
Caso Scazzina
Maurizio Scazzina, in qualità di presidente del collegio sindacale della Sofia Sgr, si è visto comminare nei giorni scorsi una sanzione dalla Consob per violazioni varie (515 mila euro totali alla società). «Non è causa ostativa alla sua nomina – aveva tagliato corto Aggravi -; non è una questione né civile né penale». Sulla questione, oggi Scazzina annuncia che è stata presentata istanza di sospensione della sanzione».
La bozza di bilancio 2017
«A oggi non si sono concretizzati i presupposti per l’erogazione della terza tranche di finanziamento (legge regionale numero 7, ndr) – ricorda Aggravi -; i professionisti si metteranno subito al lavoro per capire il da farsi; nulla è escluso».
Nessuna anticipazione, ma comunque tempi «stretti, strettissimi – ancora Aggravi -, sia per la valutazione dei conti che per l’individuazione delle misure per il rilancio».
Atto legittimo
Contrariamente alla risoluzione del Consiglio regionale che impegnava «l’assessore ad approvare il bilancio 2017 della Casinò de la Vallèe SpA nel corso della prossima assemblea societaria utile, in considerazione degli elementi ulteriori emersi nel corso del confronto tenutosi in aula con i tecnici e nelle more dell’aggiornamento del piano industriale redatto dall’azienda, ai sensi della legge regionale 7/2017, prodromico all’individuazione delle azioni utili a garantire la continuità aziendale della Casa da gioco» e il governo regionale «a predisporre, entro 15 giorni dall’acquisizione dell’aggiornamento del piano industriale, l’iter amministrativo di approvazione della relativa legge a sostegno, nella prospettiva di ridurre ulteriormente il costo del personale e altri costi, valutare la ridefinizione della posizione debitoria dell’azienda, effettuare il trasferimento finanziario e attivare la garanzia a sostegni di nuovi affidamenti bancari per l’attuazione del piano aggiornato, non oltre i limiti finanziari previsti dalla legge regionale 7/2017″, e infine “a valutare la fattibilità di reintestazione al socio Regione del patrimonio immobiliare, entro il 30.11.2018», la giunta a trazione leghista ha tirato dritto e con l’approvazione di un verbale di giunta contestato dagli assessori Chantal Certan e Stefano Borrello, sul quale, a margine di una giunta straordinaria, non si erano pronunciati, e ha optato per la revoca del mandato a Giulio Di Matteo. Proprio Certan aveva bollato «come carta straccia», tanto da promettere battaglia. Di parere contrario Aggravi, il quale parla di «atto valido», suffragato dal fatto che «la legge sul Casinò dà pieno mandato a chi partecipa all’assemblea de soci».
Dubbi del socio di minoranza
Negli uffici della Casinò de la Vallée SpA con viso pensieroso anche il sindaco di Saint-Vincent, Mario Borgio, in rappresentanza del socio di minoranza: «mi chiede se sono soddisfatto di questo cambiamento? Rispondo: c’è qualcuno che può ritenersi soddisfatto in questo momento tanto delicato? Onestamente, credo che nessuno sappia bene dove si stia andando, quali pesci pigliare; staremo a vedere».
In foto, da sinistra: Maurizio Scazzina, Manuela Brusoni, Stefano Aggravi e Sara Puglia Mueller.
(lu.me.)