Bilancio VdA, Gerandin: «esercizio provvisorio è una mela avvelenata»
POLITICA & ECONOMIA
di Danila Chenal  
il 27/11/2018

Bilancio VdA, Gerandin: «esercizio provvisorio è una mela avvelenata»

Il bilancio di previsione della Regione Valle d'Aosta, che pareggia sulla cifra di 1,4 miliardi di euro, rischia di non superare neppure lo scoglio delle commissioni consiliari

Sul bilancio di previsione della Regione Valle d’Aosta, che pareggia sulla cifra di 1,4 miliardi di euro (nel 2019 e il 2020) e di 1,8 miliardi nel 2021, aleggia lo spauracchio dell’esercizio provvisorio.

Gerandin, mela avvelenata

Drastico l’assessore all’Agricoltura Elso Gerandin. «L’esercizio provvisorio è la mela avvelenata che la politica può regalare ai valdostani, ingessando l’attività dei Comuni e non solo. Il bilancio provvisorio non è un mero dispetto politico». All’annuncio di Alpe, Union valdôtaine, Stella alpina e Union valdôtaine progressiste che «non voteranno il bilanci Stefano Aggravi, gli ex colleghi di maggioranza ricordano che «i dimissionari assessore Certan e Borrello hanno contribuito alla sua stesura». Scandisce Aggravi: «Chi c’era ha contribuito attivamente alla stesura del documento contabile che non è stato scritto in tre giorni».

Per l’assessore al Turismo Claudio Restano «il bilancio è il momento meno propizio per innescare una crisi. Chi verrà dopo di noi potrà anche stravolgerlo». «Dice la presidente Nicoletta Spelgatti: «A loro la responsabilità di non votare ciò che hanno contribuito a scrivere». Non parla di dimissioni.

Ribadisce. «Il problema è di chi ha creato la crisi. Noi abbiamo continuato a lavorare. Abbiamo fatto ciò che eravamo tenuti a fare. Valuteremo la situazione di giorno in giorno». Torna a ripetere il capo dell’esecutivo. «Che presentino la mozione di sfiducia costruttiva e si sbrighino a farlo». Ribadisce Gerandin: «non è un bilancio blindato, si può modificare in Commissione e pure in aula consiliare».

Il bilancio

Sostanzialmente inalterato, rispetto alle precedenti manovre, rimane il rapporto tra le spese correnti (90 per cento del totale) e gli investimenti (il restante 10 per cento). «Il bilancio è stato redatto, prudenzialmente senza gli effetti dell’accordo finanziario con il Governo romano, ma nel Defr c’è già un’ipotesi di ripartizione di quelle risorse», ha spiegato l’assessore. Quando i fondi saranno riconosciuti da Roma per il 2019 si procedà con una variazione di bilancio. I finanziamento – è stato anticipato andranno alla finanza degli enti locali – 4 milioni di euro -, agli impianti a fune – 4 milioni -, all’edilizia scolastica – 1,6 milioni -, agli interventi in ambito agricolo, ambientale e forestale -, alla sanità – 3 milioni -, all’agricoltura e ambiente – 4 milioni – e allo sviluppo industriale 3,3 milioni.
(danila chenal)

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