I vigili del fuoco valdostani vogliono tornare statali
ATTUALITA'
di Cinzia Timpano  
il 14/02/2019

I vigili del fuoco valdostani vogliono tornare statali

L'esito del referendum non lascia dubbi: 175 «sì» su 181 votanti.

I vigili del fuoco valdostano vogliono tornare statali. 

L’esito del referendum è limpido: 175 voti favorevoli, tre contrari e tre schede bianche.

Tornare statali

Così i professionisti valdostani hanno espresso la volontà di ritornare alle dipendenze del Ministero dell’Interno.

Lo scorso ottobre i vigili del fuoco professionisti avevano proclamato lo stato di agitazione, inscenando una protesta con flash mob davanti a palazzo regionale (nella foto), chiedendo l’equiparazione al corpo nazionale, «per essere finalmente trattati come i colleghi del resto d’Italia». 

Le richieste: stesso trattamento economico, stesso trattamento previdenziale e stesso trattamento normativo ordinamentale.

Niente caserma

Nei giorni scorsi era scoppiata la polemica poichè l’amministrazione regionale aveva negato la possibilità di utilizzare la caserma Erik Mortara per effettuare il referendum.

E così, martedì 12 e mercoledì 13 il voto è avvenuto grazie a un camper allestito per l’occasione.

La querelle tra sindacati

Ieri era esplosa la polemica anche tra le sigle sindacali, con CISL/FP, SAVT/FP, UIL/FPL e FIALP/SIVDER, che stigmatizzano «il comportamento di CONAPO e FP/CGIL».

Secondo le sigle, infatti, i due sindacati avrebbero «chiamato al voto i lavoratori su di un tema che non è nella loro disponibilità, creando ulteriore confusione in un settore dove negli ultimi tempi c’è già stata grande fibrillazione».

La replica di Conapo

«Il referendum tra vigili del fuoco della Valle d’Aosta ha unicamente lo scopo di consultare i pompieri su questioni che hanno riflesso sulle loro vite lavorative, sulle loro retribuzioni e sulle loro pensioni» – ha commentato Antonio Brizzi, segretario nazionale del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, promotore del referendum insieme alla FP Cgil.

«Non pensavo che i sindacati Cisl, Savt Uil e Fialp arrivassero addirittura a schierarsi contro una libera consultazione, notoriamente non vincolante.
E’ una manovra in difesa dell’amministrazione regionale oppure per quei sindacati è la prassi non consultare mai i propri iscritti?» – conclude Brizzi.

Nella foto, la protesta dei professionisti valdostani lo scorso ottobre sotto palazzo regionale.

(c.t.)

 

http://www.gazzettamatin.com/gazzettamatin/2019/02/13/referendum-vigili-del-fuoco-e-scontro-tra-sindacati/

http://www.gazzettamatin.com/gazzettamatin/2019/02/12/vigili-del-fuoco-referendum-voto-in-camper/

http://www.gazzettamatin.com/gazzettamatin/2018/10/17/70184/

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