Elezioni anticipate più lontane: in soccorso arriva Rete Civica
POLITICA & ECONOMIA
di Luca Mercanti  
il 11/06/2019

Elezioni anticipate più lontane: in soccorso arriva Rete Civica

Elezioni anticipate più lontane: Rete Civica arriva in soccorso al governo regionale. Oggi, martedì 11 giugno, Rete Civica consegnerà una proposta articolata al presidente Fosson e ai gruppi di minoranza che manifesteranno il loro interesse.

«Rete Civica – Alliance citoyenne – si legge in una nota – mette  in campo una disponibilità reale, della durata massima di un anno, fra l’attuale maggioranza e le forze disponibili di minoranza, per approvare una riforma istituzionale che consenta agli elettori di decidere quale sarà il governo della Regione per i successivi cinque anni».

Rete Civica pone le condizioni del suo sostegno: «si dovranno perseguire alcuni obiettivi concreti nell’ambito di temi di grande rilevanza su cui il Consiglio regionale dovrà esprimersi, quali: norma di attuazione dello Statuto in materia di utilizzo delle acque a scopo idroelettrico, Ambiente e emergenza climatica, Lavoro, Sanità, Ferrovia e Mobilità.

Per Rete Civica «una situazione delicata e di emergenza richiede alla politica perlomeno la capacità di uscire dalle logiche fin troppo conosciute di campagna elettorale permanente, di spartizione di posti, di accordi sotterranei, e di agire alla luce del sole sulle cose da fare, lasciando inalterate le collocazioni in maggioranza e in minoranza».

Riforma elettorale: più potere decisionale agli elettori

Rete Civica intende proporre al Consiglio una proposta di modifica alla legge elettorale (la nuova entrerà in vigore il 20 giugno): dare la possibilità agli elettori di scegliere il presidente e il governo regionale.

Rete Civica rileva che «maggioranze risicate che si formano e si disfano nel giro di pochi mesi, forze politiche che si presentano al voto come alternative e poi si coalizzano tradendo il mandato degli elettori, personaggi che cambiano casacca in base alle convenienze personali, azione programmatica ed amministrativa bloccata: la Valle d’Aosta merita di meglio. E’ necessario, come avviene in tutte le altre regioni, che siano gli elettori a decidere direttamente da chi farsi governare, sulla base di programmi e coalizioni che dovranno garantire continuità ed efficacia all’azione di governo regionale per un’intera legislatura. Ciò è possibile nel giro di alcuni mesi, lavorando a una riforma istituzionale che dia più potere decisionale agli elettori Nessun attaccamento alle poltrone, come prospettato da qualcuno che sta facendo calcoli fittizi per ritornare o arrivare sugli scranni del Consiglio regionale, ma una semplice proposta di buon senso».

In conclusione, Rete Civica sottolinea che «qualora tale proposta non fosse accolta, è evidente che si dovrà tornare al voto quanto prima, con il rischio quasi certo che si ricreino condizioni d’instabilità, trasformismo, tradimento degli impegni elettorali e maggioranze in balia degli appetiti di singoli consiglieri».

(re.newsvda.it)

 

 

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