Courmayeur: ‘furbetti’ dell’Imu, iniziate le verifiche del Comune
L'azione ha l'obiettivo di porre un freno alle possibili situazioni di “finte prime case''
E’ iniziata la caccia ai ‘furbetti dell’Imu’, delle ‘finte prima casa” a Courmayeur. Sono infatti iniziate le verifiche, ai fini Imu, delle situazioni di incongruenza. L’attività di verifica è portata avanti dall’Ufficio Tributi del Comune.
L’amministrazione sospetta che «scorporando il proprio nucleo familiare» si vogliano creare «due luoghi delle rispettive residenze» (come nel caso di una coppia che in realtà vive insieme) per attuare una «manovra elusiva delle norme fiscali al fine di poter fruire del beneficio dell’esenzione Imu riconosciuto per la dimora abituale forzando la norma di esenzione». Motivava così il 25 settembre l’amministrazione comunale la delibera nella quale stabiliva «di avviare la procedura per i controlli». I controlli sono in corso e attualmente sono 144 i casi di nuclei familiari scorporati che sono stati analizzati.
Il commento
Evidenzia il vice sindaco con delega al Bilancio, Finanze e Patrimonio, Paolo Corio. «L’amministrazione di Courmayeur ha avviato questa importante azione che rappresenta un freno alle possibili situazioni di “finte prime case”; un freno verso quel fenomeno dove nuclei familiari con due coniugi indicavano residenza diversa, in due Comuni differenti, per godere entrambi dell’esenzione sul pagamento delle tasse sulle seconde case. Il controllo è lungo, attento; è costruito in modo collaborativo per il contribuente; tende a portare alla luce un fenomeno che, nel momento in cui si certificassero situazioni “fuori legge”, contribuirebbe a riportare tali situazioni nell’ambito della legalità, oltre che a rappresentare un importante introito per le casse comunali, introiti che saranno poi riversati sul territorio a beneficio dell’intera collettività”.
Il contraddittorio
Il Comune procederà all’invio di una comunicazione relativa al procedimento di contraddittorio per permettere ai soggetti interessati di dedurre le proprie motivazioni. La delibera stabilisce che, una volta raccolti i dati relativi al soggetto passivo e al suo nucleo familiare, ove l’incongruenza riscontrata in merito alla natura di abitazione principale dell’immobile oggetto di verifica abbia trovato conferma, si potrà dare avvio al contraddittorio con il contribuente.
(re.newsvda.it)