Fase 2, Rete civica: «Cambiare marcia e agire rapidamente»
Rinviata la discussione in seconda commissione sulla bozza di legge da 155 milioni di euro
Fase 2. Rete civica: cambiare marcia e agire rapidamente. «In Valle d’Aosta ci sono 150 milioni di euro disponibili per il terzo provvedimento legato all’emergenza Covid, ma tutto procede a rilento». E’ la denuncia del Movimento civico. Dalla seconda commissione fanno sapere: «una serie di norme non sono declinate, da esempio sugli impianti a fune, abbiamo chiesto al governo i integrare il disegno di legge così non facciamo il lavoro due volte». Il provvedimento sarà discusso in aula consiliare entro la fine di maggio.
Rinvio bozza
«La bozza di disegno di legge avanzata dalla Giunta regionale, pubblicizzata con apposita conferenza stampa, è in realtà incompleta, in alcuni punti poco chiara, in altri decisamente discutibile; la Seconda commissione ha deciso di non procedere all’esame di tale bozza e di richiedere alla Giunta di produrre il testo di legge vero e proprio. Ma la Commissione dal canto suo, diversamente da quanto fatto ad aprile, non ha formulato nessuna proposta di correzione o integrazione, creando così un rallentamento che evidenzia una mancanza di intenti comuni in una fase che richiederebbe una maggiore ricerca di unità».
Rete Civica ha deciso di non perdere tempo e di esaminare la bozza della Giunta.
Equità
«Per quanto riguarda gli aiuti economici a imprese e lavoratori autonomi, apprezza la centralità data ai contributi a fondo perduto. Osserva tuttavia che è inaccettabile prevedere che tali contributi possano essere erogati solo a chi farà per primo la domanda: devono essere concessi a tutti gli aventi diritto, gli importi devono essere adeguati ed equi e non risultare addirittura inferiori a quelli previsti dallo Stato.
Emergenza in primo piano
Tutto il provvedimento poi deve essere concentrato sull’emergenza, sui prossimi mesi, e la parte sanitaria e socio-assistenziale non può guardare a un orizzonte pluriennale. Bisogna prevedere in legge gli interventi urgenti per far fronte alla gestione della pandemia ed al rischio di una sua ripresa, senza ipotecare il futuro assetto delle strutture sanitarie.
Troppi soldi agli impianti a fune
Allo stesso modo occorre definire con chiarezza gli interventi relativi agli impianti di risalita che, per quanto importanti per l’economia della Valle d’Aosta, non possono da soli assorbire una cifra pari alla metà di quella prevista per il sostegno a tutte le attività delle imprese locali (16 milioni vs 30 milioni); soprattutto non è questo il provvedimento legislativo che deve servire a finanziarie nuove opere.
Impegno sui comuni
Sull’impegno finanziario rivolto ai Comuni, Rete civica ritiene che non sia corretto destinare la stessa cifra di 300 mila euro a tutti indistintamente, ma che occorra introdurre criteri di ripartizione che tengano anche conto del numero di abitanti. Rete Civica ha elaborato puntuali osservazioni ai documenti finora prodotti dalla Giunta e ritiene che tutti debbano contribuire fin d’ora con proposte ed osservazioni, in modo da assicurare un iter rapido della nuova legge e la possibilità di presentare nel minor tempo possibile le domande per i contributi, dando respiro e speranza a migliaia di imprese e di lavoratori che si interrogano rispetto al loro futuro.
(reaostanews.it)